E restiamo in argomento perché le turbolenze all'interno del Partito Democratico provengono anche da alcuni iscritti. Nel pomeriggio il signor Sandro Giannini ha ribadito quanto affermato nel corso della riunione di ieri, denunciando il fatto che i consiglieri comunali prenderebbero decisioni per conto del partito su nomine e conferme, senza che si registrino dibattiti nella base.
Non solo. Rispetto alle dichiarazioni con le quali il segretario Clemente Longarini ha più volte ribadito che "è finito il tempo delle tessere", Giannini ha affermato che la gravità di simili dichiarazioni esige che il segretario faccia nomi e cognomi oppure che si dimetta. Secondo Giannini, inoltre, anche ieri si sarebbero registrati altri interventi critici nei confronti della segreteria del partito, giudicata latitante.