"Il ragazzino è assolutamente in grado di testimoniare e non presenta alcuna patologia di tipo psichico". E' il responso della perizia eseguita dalla professoressa Irene Morhoff riguardo al caso dove è indagato per pedofilia Emanuele Feoli, il maestro elementare della scuola Santa Sofia delle suore salesiane di via Bramante, già condannato per lo stesso reato in una altro procedimento.
La perizia è stata presentata oggi di fronte al gip Francesco Filocamo dalla stessa psicologa, e conclude l'incidente probatorio su questa vicenda, che vede protagonista un ragazzino di 15 anni. I due avevano iniziato a frequentarsi presso l'oratorio dei salesiani di via Buonarroti. Una perizia che va sostanzialmente a favore del giovane insegnante, difeso dagli avvocati Pietro Messina e Simone Feoli, visto che il ragazzino, presunta vittima delle attenzioni del maestro, aveva inizialmente confermato le accuse mosse nei suoi confronti, salvo poi ritrattare il tutto in sede di incidente probatorio.
Il pubblico ministero Edmondo De Gregorio, dopo l'esposizione della professoressa, ha insistito per sapere se il ragazzino avesse detto la verità o meno, ma la psicologa non ha voluto entrare nel merito, ribadendo che il suo compito era quello di stabilire se il giovanissimo fosse in grado di testimoniare o meno. La stessa risposta l'ha data anche quando, sempre il magistrato inquirente ha provato a sapere se il ragazzino potesse essere stato in qualche misura posto sotto pressione per smentire quanto aveva affermato inizialmente. Il gip ha poi ridato tutti gli atti al pubblico ministero, che adesso dovrà valutare se proseguire le indagini oppure se chiuderle e quindi avanzare la sua richiesta, che potrebbe essere di rinvio a giudizio o di archiviazione nei confronti dell'insegnante.