Sensibilizzare gli amministratori pubblici su un muro che crea problemi ai cittadini. Questo il senso dell’intervento di Gabriele Pedrini, che torna sull’argomento per fare chiarezza. Leggi la nota.
“Lo scrivente, presidente della Fiamma Tricolore, nel ringraziare l’Ufficio Stampa del Comune di Tolfa per la solerte quanto giusta precisazione in merito alla competenza territoriale circa il manufatto in questione e nello scusarsi per il non voluto errore non può esimersi dal definire con maggior precisione il senso del proprio intervento che, forse, il citato Ufficio Stampa, per un qualche motivo, non ha colto completamente. L’aspetto fondamentale dell’intervento era quello di sensibilizzare gli amministratori della cosa pubblica su un problema che riguarda in maggior misura i residenti di Tolfa ed in minor misura quelli di Allumiere, non avendo questi ultimi necessità di passare per la bretella in questione al fine di raggiungere Civitavecchia: ciò pone in primo piano la funzione “sociale” degli amministratori della cosa pubblica che devono farsi istituzionalmente carico dei problemi della propria collettività,quando ne siano consapevoli. Ciò premesso, forse di “grossolano” e di “cattivo gusto” è stato il voler rintracciare “unilateralmente”, ad ogni costo e fuori luogo, nelle parole dello scrivente un sentimento di offesa alla religione ebraica:la chiave “ironica” (si consulti in tal senso il vocabolario di Italiano Devoto-Oli in uso presso il Liceo Classico) dell’intervento intendeva, nel solco della “satira”, porre in luce in forma “bonaria” un problema concreto e sentito da chi per lavoro o studio deve raggiungere ogni giorno Civitavecchia partendo da Tolfa, in tale ottica, non ha importanza a chi risalga la competenza del problema ma sembra, forse, più importante sottolineare come il disagio dei contribuenti debba trovare giusta eco presso chi amministra la cosa pubblica il quale deve farsi “promotore” delle istanze dei propri amministrati presso tutte le sedi competenti al fine di esaudirle, e dato che siamo passati dalla sede “ironica” a quella “seria”, lo scrivente invita gli amministratori della cosa pubblica, sedenti in comune, a riflettere sul peso che potrebbe avere lo stato della bretella in questione in caso di interventi di estrema urgenza come il trasporto, tramite ambulanza, di feriti gravi o persone in pericolo di vita: ogni istante è fondamentale e certo il senso unico alternato, con regolazione semaforica, su un tratto di strada di cui non si scorge l’altra estremità aiuta molto a snellire i tempi per chi da Tolfa deve raggiungere Civitavecchia a meno che non compia il giro più lungo passando per la 3a perdendo, anche in questo caso,istanti significativi per una vita in pericolo ed allora qualcuno potrebbe piangerebbe realmente. Per completare il quadro, ricordo che l’impiego delle “eliambulanze” avviene sempre in funzione delle condimeteo e non è mai “ognitempo”: si può morire per un muro? Onde evitare ulteriori “equivoci”, chiudo l’intervento con il classico “absit iniuria verbis”.
Gabriele Pedrini
Segretario Federale Fiamma Tricolore