“Tra gossip , sondaggi , promesse e dichiarazioni politiche di sapore social- populistico , il popolo dei candidati., nessuno escluso, si appresta al giorno della scheda confidando sull’arte illusoria della chiacchiera e di improbabili slogans più che sulla coerenza e sull’etica politica e, quindi, sulla proiezione presso la pubblica opinione di un profilo autorevole”.
“Del resto sono pur sempre figli minori di una casta politica che in 60 anni di controversa “partitocrazia” ha condotto il Paese al collasso ed ha permesso di appioppare agli Italiani un governo “tecnico” che é assurto al potere senza il requisito di una nomina popolare , in altri termini un governo ” abusivo” se non “illegittimo” che , con la complicità della coalizione di maggioranza di centrodestra ed il tacito avallo della coalizione di minoranza del centro sinistra ha adottato misure draconiane che hanno messo in ginocchio la nostra già provata economia sventolando lo spettro del baratro ” socio economico”. Quale uomo di “destra” e di militante della ” destra radicale” non posso guardare se non con profonda repulsione a questa ” destra” di ” misfattisti” che, incurante del profondo malessere economico che sta schiacciando il Popolo, continua imperterrita ad autoreferenziarsi ed a definirsi come l’unica alternativa valida ad una sinistra cui sottobanco tende la mano . In tale quadro generale, mi chiedo con quale pudore, a livello locale, lo schieramento di centro destra si permetta di presentarsi all’appuntamento del maggio prossimo venturo e, più che altro, come abbia il coraggio di definirsi ancora una ” destra” se destra ha sempre significato “amor di Patria”, nel suo significato di rispetto della propria Storia e delle proprie origini e, quindi, del proprio Popolo, il che sembra non coincidere assolutamente con i comportamenti della giunta in carica presso il Pincio, la cui parola d’ordine pare essere stata : ” prendere ad ogni costo per il sedere il Popolo”, ed in tale ottica il comportamento politico non ha certo portato a lusinghieri risultati ove si consideri lo spessore di alcuni personaggi, tra i quali alcuni che hanno maneggiato con molta, forse anche troppa, “nonchalance” la Res Publica cittadina conducendo le finanze pubbliche al collasso ed altri che pur avendo la necessità di ” comunicare” con il pubblico sono stati solo in grado di sfornare strafalcioni sintattici, grammaticali, ortografici e lessicali tanto da classificarsi quali ” mediocri” conoscitori di una lingua straniera: l’Italiano, ai quali, peraltro, fanno degna compagnia dei personaggi che hanno reso di pubblico dominio, tramite la stampa, la loro abissale ignoranza della Storia nazionale del 900 e che in possesso di adeguata faccia di bronzo si presentano quali candidati nelle liste della destra alle prossime elezioni. Cenno a parte meritano tutti coloro che, spacciandosi quali militanti “interiori” della destra ” radicale”, elemosinano anche telefonicamente il voto presso gli aderenti a tale corrente politica In tale quadro, mi chiedo se, per esasperata reazione, un ” cittadino” qualunque , pur se di idee destrorse non debba considerare l’opportunità di votare alle prossime elezioni per lo schieramento antagonista di quello in carica nella speranza di un cambiamento anche se “minimo”nella gestione della Res Publica”.
Gabriele Pedrini
Il Segretario Federale Fiamma Tricolore