“Tanta confusione, sicuramente ingenerata anche dalla imponente protesta inscenata da alcuni consiglieri comunali e dal pubblico che cercava di comunicare ed imporre le proprie tesi urlando o dileggiando , travalicando i regolamenti del Consiglio comunale e del vivere civile, ha fatto apparire in tutta la sua evidenza e credo, non solo a chi scrive, che chi è preposto al funzionamento dell’amministrazione ed i vertici di questa , abbia smarrito la ragione e quindi la lucidità.
Ribadendo sulla vicenda del C.A.R.A. il mio punto di vista, che fa riferimento innanzitutto al principio dell’accoglienza e della solidarietà tra popoli e, credendo che proposte alternative alla creazione di un “ghetto” sulla Braccianese Claudia vadano da subito analizzate e rivolte alla Prefettura per rispondere alla richiesta di ospitalità per i rifugiati, penso che , al di là dei numeri che lasciano pensare ad una solidità non scalfibile di questa Amministrazione, la stessa sia giunta invece ad un capolinea , anche e soprattutto grazie alla sua improvvisazione. Dovere di chi amministra la Città, è quello di difendere la solidarietà e la convivenza civile tra i cittadini oltre che tra i popoli e non quello di alimentare con comportamenti inusuali (ed è un eufemismo), tensioni, scontri, incomprensioni e solo per ribadire il primato, trascurando invece l’obiettivo principale che deve essere quello della vivibilità della Città in senso lato e determinando, in questo modo, un clima, caratterizzato dalla prevaricazione e dal non ascolto , proprio a causa dei numeri presenti in Consiglio. Ciò detto, sono convinto che , chi ha un barlume di conoscenza di quello che significa confronto politico e democrazia, lo utilizzi. Chi lo rifiuta invece, facendosi forte di teorie reazionarie imposte da un uomo di spettacolo affamato di notorietà e potere , non indugi e si renda conto, che al di la del voto ricevuto esclusivamente per protesta, sta solo arrecando danni alla Città e alle generazioni a venire ed ovviamente, ne tragga le conseguenti determinazioni”.
Pierfranco Peris (* Coordinatore Sinistra Ecologia e Libertà )