Perla, la 17enne che intorno all’1:30 della notte tra il 20 ed il 21 aprile scorso è precipitata dal muraglione del Pirgo mentre festeggiava il suo compleanno con gli amici, è uscita dal reparto di terapia intensiva del policlinico Gemelli, dove era ricoverata dal momento del suo arrivo in eliambulanza in quella terribile notte di ormai quasi quattro settimane fa. Quasi trenta giorni che i genitori, ma anche tutta la città, ha vissuto con il fiato sospeso. Perché Perla è stata tenuta in coma farmacologico, in seguito all’intervento subìto per rimuovere un importante ematoma alla testa (ne è seguito un secondo), senza avere la possibilità di interagire. Adesso è diverso, perché i tentativi di risveglio sono andati via via migliorando e la mamma ed il papà hanno potuto vedere i suoi occhi nuovamente aperti, e qualche lacrima solcarle le guance.
Martedì sera il nuovo passo avanti nel percorso che la giovane sta affrontando con grande determinazione: il trasferimento dalla terapia intensiva a quello di Neurochirurgia Infantile dell’ospedale romano, dove inizierà anche il lavoro di fisioterapia per recuperare a livello fisico dal terribile impatto con la spiaggia sottostante dopo un volo di cinque metri che le ha procurato, oltre ai due ematomi alla testa, la frattura di una vertebra lombare. “Scrivo quotidianamente sui social perché in tantissimi chiedono notizie – racconta mamma Monica – con un senso di comunità fortissimo che Civitavecchia sta dimostrando. Questa vicinanza ci dà la forza di affrontare la situazione con grinta. Quando, quella terribile sera mi hanno chiamato e sentivo solo piangere, pensavo fosse uno scherzo. Sono arrivata sul posto dell’incidente, ho visto che respirava e che il cuore le batteva ancora. E da quel momento io ed il papà ci siamo stretti a lei, e affrontiamo insieme ogni giorno. Dobbiamo ringraziare tante persone: i ragazzi, peraltro giovanissimi, che l’hanno presa in custodia e sono stati bravissimi nel chiamare i soccorsi e monitorare i suoi parametri vitali mentre erano al telefono con me, i medici del San Paolo e del Gemelli, compreso il servizio di eliambulanza. Sono stati tutti impeccabili”. Le condizioni di Perla migliorano col passare dei giorni e la 17enne ha chiesto di poter avere di nuovo il suo cellulare per poter interagire con gli amici e con tutti coloro che le stanno dimostrando grande vicinanza. “Ora scrive messaggi – prosegue la mamma – comunichiamo con il labiale e piano piano miglioriamo, insieme. Al momento mi dedico completamente a lei, anima e corpo. Ma poi vorrò capire fino in fondo che cosa sia successo quella notte”.