Allungare il periodo di utilizzo del carbone per altri tre o quattro anni, in attesa di avere a diposizione un’alternativa. È quanto clamorosamente emerso questa mattina nel terzo appuntamento del tavolo interministeriale che verteva proprio sul phase out dal carbone di Torre Valdaliga Nord e che si è svolto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy alla presenza del sindaco Ernesto Tedesco, dell’assessore allo Sviluppo, Francesco Serpa, del presidente dell’Autorità Portuale, Pino Musolino, di rappresentanti delle sigle sindacali e delle associazioni di categoria.
A far emergere questa possibilità è stato il presidente locale di Unindustria, Cristiano Dionisi, con cui si è detto d’accordo il presidente dell’Autorità Portuale, Pino Musolino, il primo preoccupato da quelli che ritiene essere i tempi lunghi legati ai progetti sulle rinnovabili, su tutti l’eolico offshore, e quindi sulle conseguenze per le aziende, l’altro dai conti dell’Authority legati in buona parte al traffico del carbone destinato a TVN. Una proposta che non ha trovato sostengo, a partire dai sindacati e arrivando agli esponenti del comune, passando per CNA e Legacoop. Anche perché il gruppo di Civitavecchia che oggi era al MIMIT, tra i quali Authority e Unindustria, aveva stilato e firmato insieme un documento unitario presentato tramite la vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli sul futuro di Civitavecchia, che inevitabilmente dovrà essere legato alle rinnovabili e che non fa nessun riferimento al prolungamento del carbone a Torre Nord, emerso a sorpresa nella riunione di oggi. Una delle questioni più importanti affrontate è quella legata all’inserimento di Civitavecchia al punto 9 del prossimo decreto Energia, quello relativo alle aree a cui destinare i fondi del Governo per lo sviluppo di banchine portuali necessarie per la creazione dell’hub dell’eolico, per il quale il sindaco Ernesto Tedesco ha suggerito una brillante soluzione. Sempre sul parco eolico offshore, è stato anche chiesto un sostegno per la velocizzazione degli iter autorizzativi. Il tutto, in attesa dell’uscita del piano industriale di Enel, previsto a novembre. Anche per questo motivo, si è deciso di convocare la prossima riunione, stavolta alla Regione Lazio, per la fine di novembre. Il prossimo tavolo al Ministero è invece in programma nel nuovo anno. Il prossimo appuntamento sarà calendarizzato nel nuovo anno.