Dopo l'intervento di ieri dell'assessore allo Sviluppo, Aldo De Marco, che si era avventato contro l'architetto Massimo Piacentini, oggi non poteva mancare la replica del dirigente comunale. Come noto De Marco ieri aveva chiesto al sindaco Moscherini la testa dell'architetto, reo a suo avviso di avere rilasciato dichiarazioni alla nostra emittente sulla variante termale, senza avere preventivamente concordato i contenuti con la parte politica, segnatamente con l'assessorato allo Sviluppo nella cui delega è ricompreso anche il termalismo.
Ma l'architetto Piacentini oggi chiarisce che "la variante termale non ha nulla a che vedere con l'assessorato allo Sviluppo, essendo un provvedimento che rientra nelle competenze dell'assessorato all'Urbanistica, tanto è vero che la variante è firmata dal dirigente dell'Urbanistica, architetto Roberto Guratti". Anche il fatto che l'architetto Piacentini sia in forza all'ufficio Sviluppo "non ha nulla a che fare con la variante". Piacentini è stato prima il progettista della variante e poi il Responsabile Unico del Procedimento, il che vuol dire – come spiega lo stesso architetto – che ha "poteri assoluti sullo svolgimento della variante, indipendentemente dall'ufficio di appartenenza". Piacentini invita De Marco a "studiarsi il testo unico sugli enti locali, dove è chiaro che il responsabile del procedimento è obbligato a riferire solamente al sindaco, al quale spetta la nomina o la revoca dei Rup". E su questo aspetto l'architetto si dice assolutamente "tranquillo della stima del primo cittadino", sottolineando che ogni azione nei suoi confronti sembrerebbe "immotivata" e ricordando che comunque "eventuali azioni disciplinari debbono passare attraverso il Comitato dei Garanti" che, a quanto sembra, a Palazzo del Pincio nemmeno esiste. Piacentini ricorda infine di avere ancora aperta una causa con un altro sindaco che, per ascoltare un suo assessore, gli cambiò di posto. "Non credo che l'attuale primo cittadino – ha concluso – abbia voglia di percorrere quella stessa strada".