Adesso è ufficiale: dopo via Pinelli, la Procura della Repubblica di Civitavecchia dovrà occuparsi anche dell'immobile che sta per sorgere in Piazza XXIV Maggio. Il segretario dei Repubblicani Europei, Vincenzo Monteduro, ha infatti tenuto fede a quanto aveva annunciato nei giorni scorsi, rivolgendosi alla Magistratura e alla Regione Lazio chiedendo la revoca del permesso a costruire rilasciato dal Comune nel giugno scorso. Monteduro confuta anche le affermazioni dell'assessore all'urbanistica, Mauro Nunzi. Leggi l'intervento.
L'assessore Ing. Mauro Nunzi in contrapposizione alle deduzioni cui siamo giunti sul caso della "srl Dr Trasporti " relativo al Permesso di Costruire in Piazza 24 Maggio, sostiene in una nota stampa, che i "lavori all'ex palazzo Enel hanno avuto tutti i necessari permessi, risultando completamente a norma". Ora, a prescindere dell'astrusa terminologia con cui argomenta sul tema, ci pare di cogliere nel soggetto, una scarsa capacità professionale e vediamo perchè. Partendo dal disposto del DPR 735/80 ai sensi del quale sostenevamo che, salvo deroga, la costruzione doveva essere posizionata ad una distanza non inferiore a 30 mt. dalle rotaie della ferrovia sembra che , come asserisce l'assessore, quella deroga sarebbe stata concessa il 28 dicembre 2008, sei mesi dopo il l'avvenuto rilascio del Permesso di Costruire del 11 giugno 2008, che consente di costruire il fabbricato de quo a "circa" 8,00 mt. dalla sottostante rotaia. Ora, a prescindere dal derogato stanziamento facoltativo del "circa" e dello straordinario potere divinatorio del Progettista, che ha posizionato le fondamento del costruendo edificio proprio alla distanza successivamente derogata, bisognerà vedere se, a seguito a ciò, non s'impone una variante al progetto approvato, in quanto quel distacco modifica la sagoma e la volumetria assentita con il Permesso di Costruire n. 29 del giugno 2008, originariamente posizionata al limitare del lotto che affaccia sulla copertura della trincea ferroviaria.
Abbiamo affermato e continuiamo a sostenere, in contrapposizione alle stravaganze urbanistiche favoleggiate dal Nunzi, che sostiene che "il piano ammezzato destinato a parcheggio, non contribuisce a determinare né l' aumento dei pianiassentiti, ne volumetrie in quanto non determinano incremento di carico abitativo(sic!) Qui l'assessore o ciurla nel manico o non capisce niente di urbanistica. Cosa c'entra "l'incremento abitativo"con la soppalcatura del Piano Terra? Noi non abbiamo mai detto questa cretinata , ma sosteniamo, senza tema di smentite, che quel "piano intermedio" che taglia in due la luce dell'altezza del del "piano terra" a qualunque uso destinato, esula dalla volumetria ammissibile in quanto la norma attuativa del PRG. "disciplina il numero dei piani, non la cubatura o il carico abitativo".
La illegittima realizzazione del Piano Intermediodestinato a Parcheggio costituisce una escamotage per sopperire alla mancanza di aree da destinare a parcheggi privati d'uso pubblico afferenti alle attività commerciali, che per la Zone A, debbono, obbligatoriamente essere reperiti nella misura di 40 % della superficie "direzionale", in assenza dei quali non si può rilasciare il permesso di costruire. Qualsiasi diversa conclusione è illegittima e soggetta a provvedimenti conseguenziali..
Su questa materia sono pronto ad un pubblico confronto con l'ing. Mauro Nunzi anche per i casi di sua competenza amministrativa quali i Piani di Iniziativa Privata di Via Pinelli, Via Ticino, Via bramante e Via Papa Giulio II° del quale, per opportuna conoscenza, ne stralcio la parte conclusiva della "relazione di consulenza tecnica nel p.p. 5242/07 Gip ", cui è pervenuto il consulente incaricato dal tribunale:
" La realizzazione di un fabbricato di edilizia residenziale pubblica e privata, sorto all'interno del Comune di Civitavecchia, in via Papa Giulio II°, in forza del permesso di costruire n. 131/2004 rilasciato al dirigente ATER di Civitavecchia, ing. Mauro Nunzi, materialmente costruito dall'Impresa BACCELLI IMMOBILIARE, è in contrasto con le norme di cui al D. M. 2 aprili 1968 .
Ad ogni buon fine , abbiamo sollevato il problema innanzi alla "Direzione Regionale del dipartimento Territorio Area Legislativa e Contenzioso " e al "Dipartimento Urbanistico e Casa Area 13 "per la revoca dell'atto amministrativo in trattazione ai sensi dell'art. 34 della L.R. 15 del 11.agosto 2008 e come programmato abbiamo inoltrato l'esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia.