Una conferenza stampa per chiarire i motivi di una decisione che ha spiazzato i colleghi di opposizione. Andrea Pierfederici ha voluto spiegare il perché della scelta di rimanere al suo posto tra i banchi dell’aula Pucci nel consiglio comunale di ieri pomeriggio, non seguendo i colleghi dell’opposizione e permettendo alla maggioranza di approvare due punti all’ordine del giorno. Una spiegazione accompagnata dalla replica a chi lo accusa di tradimento e da un’anticipazione di quello che sarà il suo comportamento nei prossimi consigli.
“Si trattava di due provvedimenti che riguardavano esclusivamente l’interesse della città – spiega Pierfederici – il primo era relativo al finanziamento dell’Ecocentro, mentre il secondo era ancora più importante perché relativo al trasferimento gratuito di 67 alloggi di proprietà dello Stato al Comune. Avendo ricoperto la carica di assessore al Patrimonio so benissimo le difficoltà per quanto riguarda gli alloggi e mi sono sentito in dovere di mantenere in piedi il consiglio per il bene della collettività”. Una decisione che è valsa al consigliere della Lista Moscherini l’accusa di traditore. “Non sono un traditore – dichiara Pierfederici – ma un giovane che ha voglia di fare bene per la città, continuando il lavoro svolto da assessore e che farò da consigliere, nell’interesse dei cittadini che ci hanno votato. Questo credo sia l’impegno vero di un consigliere, che deve uscire dagli schemi politici. Di volta in volta valuterò i provvedimenti e li voterò se saranno nell’interesse della collettività oppure farò le barricate quando ci sarà invece da difendere i cittadini”. Negli ambienti politici cittadini c’è chi aspetta un prossimo passaggio in maggioranza dell’ex assessore della giunta Moscherini. “Per ora resto dove sono – commenta Pierfederici – perché il mio non è un interesse, una finalità di avvantaggiare o aiutare la maggioranza o il sindaco Tidei. Ripeto, sono per la città, un uomo che si è costruito nel suo percorso da solo e continuerò a fare questo, sperando che i cittadini capiscano che c’è bisogno di gente come me, e lo dico senza falsa modestia. Quella che sarà la reazione dei miei colleghi è l’ultimo problema che vado ad affrontare – conclude Pierfederici – voglio continuare a fare politica nel bene della città e non mi soffermo in analisi politiche e partitiche, vediamo quello che succederà più avanti”.