Andando a scorrere nel cosiddetto “Piano Italia” di Amazon, Civitavecchia non c’è. Non c’è traccia dell’utilizzo in loco degli oltre 350 milioni di euro che saranno investiti per la creazione di tre nuovi centri in Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte, la cui apertura è prevista in autunno. Non c’è traccia di Civitavecchia neanche in un altro annuncio del colosso Usa fondato da Jeff Bezos e che riguarda la creazione di ulteriori tremila nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato in Italia entro la fine del 2021.
E neanche in quello che riguarda l’apertura di undici nuovi depositi di smistamento, che troveranno ospitalità in Piemonte, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Marche. Eppure qualcosa si muove sul fronte Amazon a Civitavecchia. Niente di quello che si potrebbe sperare, attraverso magari la creazione di un centro specifico che avrebbe la sua ragione di essere, visto che si troverebbe a un tiro di schioppo da Roma che, vale sempre la pena di ricordarlo, rappresenta il maggiore mercato italiano, anche sul fronte del cosiddetto e-commerce. Ma la ragione di essere si scontra con gli ingranaggi del traffico contenitori, che nel porto di Civitavecchia non è ancora decollato per ragioni ai più sconosciute. Eppure, però, come dicevamo, qualcosa si muove e si sta muovendo nella zona servizi produttivi, più conosciuta come zona industriale, dove sta operando da qualche settimana una società di lavoro interinale che per conto di Amazon sta selezionando personale. Per il momento si parla di una forza lavoro non eccezionale, visto che si tratterebbe di numeri inferiori alle trenta unità. Ma è sicuramente un inizio ed è sicuramente la conferma che Civitavecchia potrebbe davvero entrare nell’ottica di Amazon. Vedremo se le rose di Bezos avranno modo di fiorire o se la città saprà perdere anche quest’altra occasione.
M. C.
1 Comments
Rufus TerraNera
Se c’è un fondo di verità spero che Amazon impedisca ai politicanti di mettere cappello sulla faccenda.