Le prime dichiarazioni rilasciate dal presidente lasciano ben sperare anche sotto un aspetto di fondamentale importanza: sono improntate alla sincera convinzione della necessità di superare l’attuale separatezza tra città e porto. Noi pensiamo che al riguardo si debba andare oltre le buone relazioni, che non basti il pur utile coinvolgimento, ma si renda necessaria l’integrazione. E che a tal fine, stante il divario di sviluppo accumulatosi nel tempo tra porto e città, occorra varare un piano coordinato d’investimenti per la crescita e l’occupazione con cui si possa convogliare una quota significativa delle risorse finanziarie dell’Amministrazione comunale e dell’Autorità portuale verso la lotta all’inquinamento e al degrado, la riqualificazione urbanistica, e soprattutto il potenziamento dell’economia. E, relativamente allo scalo, pensiamo sia urgente risolvere i casi di Interporto e Privilege Yard, dare avvio al Marina Yachting, progettare un bacino di carenaggio, velocizzare l’iter di acquario e arsenale, realizzare il trasferimento a nord degli uffici doganali, dei presidi militari, di polizia e sicurezza.
Solo pianificando una tale serie di interventi si potrà compiere un passo significativo verso quell’integrazione sempre auspicata ma mai conseguita”.
Il Coordinamento del POLO CIVICO Mauro Campidonico Francesco Castriota Giuseppe Fresi