“Il finanziamento della “grande incompiuta”, la superstrada Civitavecchia – Orte, che da Cinelli e Monteromano dovrà in futuro diramarsi verso la nostra città, l’avvio dei lavori per l’autostrada Civitavecchia – Livorno, la costruzione della bretella A12-Porto, destinata ad assorbire il traffico degli automezzi pesanti diretti allo scalo marittimo, l’impianto nell’Alto Lazio del “terzo aeroporto” non ricevono ancora l’attenzione che meritano nel dibattito politico cittadino, in cui sembrano entrare sporadicamente e solo surrettiziamente. Sebbene sia del tutto evidente che ad una felice posizione geografica della città corrisponde un persistente isolamento dal contesto territoriale di riferimento, in particolare dall’entroterra della Tuscia e dell’Umbria e dal litorale toscano”. “E ciò accade perché l’attenzione al problema dell’adeguamento delle infrastrutture relative alle comunicazioni visto come condizione imprescindibile di crescita e di sviluppo economico si è sin qui prodotta, più che altro, verso le comunicazioni marittime. Portando ad un immancabile risultato positivo, in quanto il porto, quando è stato finalmente pensato in un’ottica di sistema, è decollato, assumendo l’importanza e le dimensioni che tutti possiamo constatare. Mentre sul versante delle comunicazioni terrestri è (sin qui) mancato quel fermo convincimento della necessità di rivolgere lo stesso coerente impegno per conseguire il loro potenziamento. E’ ben vero che il territorio situato alle spalle di Civitavecchia presenta una natura più aspra e tormentata di quanto non sembri, e costringe chi deve cimentarsi nella costruzione di strade e ferrovie a prevedere spesso percorsi sinuosi, a ricorrere alla costruzione di frequenti gallerie e viadotti, e che quindi migliorare le vie di accesso all’entroterra non rappresenta certo una operazione agevole e poco costosa. Ma ci sembra che sin qui, questo importante argomento si sia piuttosto prestato ad un rituale inserimento nei documenti ufficiali di istituzioni e partiti locali a giustificazione del mancato sviluppo economico e sociale della città che ad essere utilizzato come elemento di quotidiana riflessione, come concreto dato programmatico, come obiettivo unificante della politica cittadina. E’ ora invece che ciascuna istituzione pubblica, tutte le forze politiche e sociali, senza distinzione di parte, tengano ben presenti, nell’ordinario espletamento delle loro specifiche attività, l’importanza fondamentale che riveste ai fini del predetto sviluppo del tessuto economico della città il fattore comunicazioni. E seguano con costante attenzione l’iter attuativo delle opere sopra menzionate per agevolare il superamento delle difficoltà che possano insorgere nelle sue varie fasi ed evitare ad ogni costo un allungamento dei tempi di realizzazione previsti.
Tutti infatti sappiamo che quando si comprende appieno l’importanza di un problema, quando la sua soluzione viene percepita, nonostante la diversità delle prospettive politiche, come elemento di importanza essenziale, tutte le difficoltà che si frappongono alla sua soluzione si riescono agevolmente a superare”.
IL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL POLO CIVICO