Pronta risposta della Cgil Civitavecchia, Roma Nord e Viterbo alla dichiarazioni del presidente di Unindustria Civitavecchia, Cristiano Dionisi. Ad intervenire è Stefania Pomante, segretaria generale del sindacato.
“Ho letto le dichiarazioni del presidente di Unindustria Civitavecchia Cristiano Dionisi – dichiara Stefania Pomante, segretaria generale della Cgil Civitavecchia, Roma Nord e Viterbo – che rivendica un ruolo nella discussione con le istituzioni sullo sviluppo del territorio dell’Alto Lazio e di Civitavecchia.
Ad essere sincera, anche considerato il continuo e proficuo rapporto tra organizzazioni sindacali e parti datoriali sul territorio, mi sono un po’ stupita. Legittimo da parte sua rivendicare una rappresentanza e una interlocuzione con le istituzioni e l’apertura di un tavolo di confronto aperto a tutte le parti sociali, ricordo di avere sollecitato più volte, ufficialmente e mai a mezzo stampa, sia lui che i rappresentanti delle istituzioni sull’importanza di un confronto fra le parti sul tema dello sviluppo della transizione ambientale e energetica.
Ciononostante il Comune di Civitavecchia in più di una occasione ha ritenuto opportuno convocare Unindustria, il tessuto imprenditoriale ed Enel insieme ad alcuni consiglieri regionali del territorio per affrontare il problema della crisi derivante dalla transizione energetica. In quelle stesse occasioni i sindacati non sono stati convocati e coinvolti. Ci sono state importanti iniziative di alcune forze politiche organizzate da consiglieri regionali, penso alla consigliera Tidei, che hanno promosso iniziative di confronto tra Comune, Regione Lazio e imprenditori non ritenendo opportuno, però, coinvolgere i sindacati.
Iniziative poco attente ai lavoratori e alle lavoratrici ma indubbiamente legittime. È per questo motivo che oggi ho trovato curiosa la rivendicazione di Unindustria e qualche giorno fa altrettanto stupefacenti le esternazioni della consigliera Tidei che sollecita il coinvolgimento nel dibattito delle imprese, alcune delle quali, tra l’altro Federlazio e Lega Coop, si sono espresse nel merito con estrema chiarezza.
Nel frattempo il Sindacato Confederale e la CGIL in prima fila, si sono attivati per sollecitare un confronto con le istituzioni sul dramma occupazionale che si profila all’orizzonte, assumendosi la responsabilità di fare scelte chiare e trasparenti sul modello di sviluppo sostenibile anche avanzando proposte alternative per la città, per le lavoratrici e i lavoratori, per il futuro del territorio e delle nuove generazioni. Ad onor del vero il Comune ha sempre fatto la sua parte e messo in calendario riunioni anche con il sindacato.
Di questi incontri, come sempre, c’è ampia traccia sulla stampa: sia sui problemi che sui contenuti affrontati. Ecco! Siamo tutti semplicemente a questo punto. Dopo avere incontrato gli imprenditori alcune istituzioni hanno incontrato anche il sindacato. E Meno Male!
Sulle scelte da fare ci sarà bisogno di confrontarsi velocemente e a lungo con la Regione, con il Comune e con il Ministero competente. Molto apprezzabile, nel merito, la disponibilità e il rispetto per le posizioni assunte dal territorio da parte dell’assessora Lombardi che ha espresso la sua contrarietà alla costruzione di una nuova terza centrale a gas che occuperebbe al massimo 40 persone a Civitavecchia.
Infine, meglio per tutti tenere a mente che siamo e saremo sullo stesso treno, nel viaggio di andata e in quello di ritorno. Non si può, e questo vale per le forze politiche oltre che per le rappresentanze datoriali, scegliere di percorrere sentieri in compagnia solo di alcuni e lamentarsi poi che anche gli altri si sono messi in cammino.
Aggiungo che stavolta si giocano le sorti di un territorio che merita più rispetto e attenzione da parte di tutti , più opportunità e cura, e sono certa del fatto che per queste ragioni le istituzioni e le parti sociali sapranno insieme valutare e costruire. Perché è finito il tempo. Il tempo delle scelte è ora! Buon Primo Maggio a tutte le lavoratrici e i lavoratori”.