Ridare slancio all’azione amministrativa. Dietro la facciata di questa frase fatta, del tipo “si stava meglio quando si stava peggio” o “non ci sono più le mezze stagioni”, i cosiddetti pontieri del centro destra sono al lavoro da alcuni giorni per arrivare a ricomporre il quadro politico uscito vincitore dalle elezioni amministrative del 2019 che avevano portato Ernesto Tedesco a salire sulla poltrona più importante di Civitavecchia.
Una maggioranza allora coesa e robusta, che però era andata pericolosamente assottigliandosi nel novembre di un anno fa, quando con la dolorosa uscita di scena di Fratelli d’Italia e de La Svolta, era diventata risicatissima. Nel corso degli ultimi mesi, più volte e da diverse parti, è stata cercata la cosiddetta quadra, ma dal cilindro del centro destra sono uscite figure geometriche sghembe, difficili da decifrare, non in grado quindi di portare alla ricomposizione del quadro politico iniziale. Circa un mese fa, per porre fine ad un’interminabile sequela di mal di pancia che si manifestavano in particolare all’interno del carroccio locale, i partiti si erano trovati concordi nel rinviare tutto a dopo le elezioni di Roma. Il voto nella capitale, si diceva, avrà modo di chiarire bene il quadro. E in effetti, le urne capitoline qualcosa hanno detto. Hanno detto, senza ombra di dubbio, che la salute del centro destra, magari proprio per i troppi mal di pancia è quanto mai precaria e che le divisioni e le lacerazioni non portano a niente di buono. Hanno anche fatto capire, a livello locale, che continuare sulla strada della divisione e della contrapposizione interna non porta da nessuna parte e che anche a Civitavecchia le prossime amministrative potrebbero rappresentare un’autentica Caporetto. Di qui, la scesa in campo dei pontieri, incessantemente al lavoro per smussare tutti gli angoli delle controversie di quest’ultimo anno, sfociate anche in contrapposizioni di carattere personale. Un compito non facile, anche perché poi nella pratica, per arrivare all’eventuale Tedesco quater qualcuno dovrà cedere qualcosa. E quando si pronuncia questa frase, chissà perché, tutti si voltano a guardare dalla parte della Lega, la quale però, almeno fino ad oggi, sembra far finta di niente e si gira dall’altra parte. I prossimi giorni ci diranno se il lavoro dei pontieri sarà andato a buon fine, oppure se il resto della consigliatura sarà ancora caratterizzato dalle divisioni e dai veleni all’interno del centro destra cittadino.
1 Comments
giovanni
Per i pontieri non è un compito semplice: i mal di pancia scaturiscono dal pensiero che a Civitavecchia arriveranno tanti soldini da spartirsi se si è nel punto ritenuto giusto non tanto per arricchirsi ma soldi fanno scopa con tanti posti di lavoro per cui si pensa agli amici degli amici e così via.
Quando è nata questa giunta di soldi in arrivo non si parlava.
Non mi vengano a dire che hanno a cuore il bene di Civitavecchia perchè non ci credo in quanto i vari componenti sono stati campioni di salto di lato, in lungo e in alto.
La domanda regina è: cosa mi dai se voto a favore?????????????????????????????????????