A sei giorni dallo sciopero dei lavoratori di Port Mobility, proclamato dalle associazioni di categoria di Cgil, Uil, Usb e Ugl, l’amministratore delegato della società di interesse generale che opera nel porto, l’avvocato Edgardo Azzopardi, lancia un appello alle organizzazioni sindacali affinché rinuncino all’annunciata astensione del lavoro. In una lettera, Azzopardi sottolinea che in un momento come questo, di ripresa, non si può e non si deve portare nocumento ai turisti e alla comunità portuale, dando un’immagine di inefficienza che contrasterebbe con quanto, viceversa, assicurato finora. Azzopardi aggiunge poi che in questi ultimi giorni, d’intesa con Molo Vespucci, sono state gettate le basi per approvare, in tempi brevi, un piano dei servizi e tariffario pluriennale che, qualora i numeri torneranno a crescere, metterà al riparo tutti i dipendenti da una ristrutturazione che sembrava certa. Non solo, informa anche che la società anticiperà la cassa integrazione ai dipendenti, o permetterà anticipazioni a coloro ne avranno bisogno e ne faranno richiesta.
Questo il testo della lettera:
“Mi rivolgo alle OO.SS., in particolar modo alla CGIL, alla UIL, alla UGL e all’USB le quali, attraverso i propri Rappresentanti Sindacali Borgioni, Gallo, Attig e Ricci hanno proclamato lo stato di agitazione e lo sciopero dei propri iscritti, dipendenti della Port Mobility, per il prossimo 19 agosto. Mi rendo conto delle motivazioni, condivisibili, che hanno portato alla proclamazione, ma Vi chiedo un atto di responsabilità, un passo indietro. Non possiamo e non dobbiamo portare nocumento ai turisti, alla comunità portuale tutta, in questo momento di ripresa, pur lieve, dei traffici; non possiamo e non dobbiamo dare immagine di un’inefficienza che non abbiamo mai dimostrato, che non ci caratterizza anzi il contrario. In questi ultimi giorni, d’intesa con l’AdSP, abbiamo gettato le basi per approvare, in tempi brevi, un Piano dei Servizi e Tariffario pluriennale che, ove i numeri torneranno a crescere, metterà al riparo i dipendenti tutti, da una ristrutturazione che sembrava certa. Con lo scambio di note con l’AdSP ci è stato assicurato – entro la fine del corrente mese, dopo l’approvazione del Comitato di Gestione – l’emanazione di un Decreto Presidenziale relativo al secondo semestre 2020. Sulla scorta di tale futuro accordo la società, sulle proprie forze, anticiperà la cassa integrazione ai
dipendenti, ovvero permetterà anticipazioni a coloro ne avranno bisogno e ne faranno richiesta. Invito quindi tutti i nostri lavoratori a continuare a lavorare con l’impegno di sempre, mentre
auspico, da parte dei sindacati che hanno proclamato lo sciopero, un fattivo ripensamento dell’azione intrapresa pur – lo ripeto – avendo ben capito e compreso le motivazioni”.
Edgardo Azzopardi