“Nuova Provincia Porta d’ Italia occorre far chiarezza o si perderà un occasione unica per il territorio. Lo ha ribadito il sindaco Pietro Tidei. “ I cittadini hanno il diritto di sapere la verità sulla nascita di questo nuovo Ente”. Lo dichiara il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, uno dei promotori della Provincia Porta D’Italia.
“Ho sentito , negli ultimi giorni, tante notizie false, dovute forse alla non conoscenza della questione. In passato fui contrario ad una possibile coesione tra Viterbo e Civitavecchia poiché non avrebbe portato alcun beneficio alla popolazione, e al territorio. Oggi, al contrario, staccarsi da Città Metropolitana di Roma e creare una nuovo ente che unisca città come Civitavecchia e Fiumicino, legate per altro come tutte le località del litorale, da una economia legata alla fruizione e valorizzatore del mare, rappresenta una opportunità di sviluppo per l’intero territorio. Ma, le motivazioni per cui è opportuno procedere in questa direzione sono anche altre e le vorrei ricordare a quanti invece seguitano a contestare la nascita della nuova provincia. Ricordo infatti che si sta discutendo al governo per la nascita della “autonomia differenziata”. Questo sta a significare che molte competenze oggi ancora dello Stato centrale saranno trasferite alle Regioni che però , è bene chiarire, secondo la Costituzione sono enti che legiferano, ma non amministrano in prima persona i territori. Compito che invece avranno le Province. E’ dunque evidente che tutti i comuni che aderiranno al progetto Porta D’Italia avranno molta più voce in capitolo , tanto per essere espliciti, interagiranno con la Provincia per risolvere le vere problematiche ed esigenze della popolazione . E mi riferisco a competenze specifiche ma anche a maggiori risorse per sanità , turismo, solo per fare degli esempi . Le province torneranno dunque a svolgere tutte le loro funzioni, e so bene di cosa si parla avendo ricoperto diversi ruoli , per venti anni nell’ ex Provincia di Roma, tra i quali quello di assessore al bilancio. In futuro se andrà in porto il progetto della costituzione di Porta d’Italia ci saranno solo benefici anche sul piano economico. Concludo chiedendo a chi oggi è ancora scettico, o fa propaganda contraria quale futuro può aver un comune se fa parte di una ente, ovvero Città Metropolitana che raggruppa 121 comuni per altro ubicati in territori non omogenei ? Poche o nulle. Al contrario è evidente che una provincia più piccola formata da comuni che hanno realtà territoriali ed economiche omogenee, offre molte più garanzie anche sul piano della gestione di risorse e finanziamenti. Ogni comune sarebbe dunque protagonista assoluto all’internò della nuova provincia . Per questo concludo asserendo che non possiamo perdere questa occasione, direi epocale”.