Disco verde al porticciolo alla Frasca da parte dell'Autorità Portuale. Nonostante le proteste delle associazioni ambientaliste stamattina il presidente dell'Authority Fabio Ciani e i rappresentanti della Compagnia Porto di Civitavecchia – società partecipata da Enel, Italpetroli e Gavio, e concessionaria della Darsena Energetico e Grandi Masse (Degm) – hanno sottoscritto un protocollo d'intesa. Si tratta di un primo accordo attuativo della convenzione del 2006 e che – come si legge nella nota stampa inviata da Molo Vespucci – dà seguito alla riunione operativa tenuta in Comune lunedì scorso in merito alla delocalizzazione alla Frasca delle piccole imbarcazioni da diporto al momento attraccate alla Mattonara.
Il protocollo prevede la costituzione di una società partecipata al 10% dall'Autorità Portuale e al 90% dall'impresa che presenterà le istanze necessarie all'ottenimento della concessione per la costruzione del porto turistico alla Frasca. Il nuovo soggetto avrà due mesi di tempo per predisporre l'apposito piano di delocalizzazione dei diportisti. Un piano che secondo Molo Vespucci dovrà essere attuato con la massima urgenza in considerazione della necessità di realizzare quanto prima il molo di sopraflutto della banchina polifunzionale e di parte di quella petrolifera della nuova darsena e delle opere ad esso legate per la presa e restituzione delle acque di raffreddamento della centrale di Torre Valdaliga Sud. Ma questa mattina a Molo Vespucci è stato sottoscritto anche un secondo accordo, firmato da Enel Produzione e dall'Authority, che dà l'ok alla cassa di colmata della Mattonara, dove sempre la Compagnia Porto di Civitavecchia farà confluire 250.000 metri cubi di roccia derivanti dai lavori di costruzione della Degm e 250.000 metri cubi provenienti dagli escavi realizzati da Enel. I lavori dovranno partire entro il mese di ottobre. Soddisfatto il presidente Ciani, per il quale si è iniziato a concretizzare quanto già previsto e concordato con il sindaco, l'impresa concessionaria e i diportisti. Una fase operativa con carattere d'urgenza per le implicazioni tecniche sugli impianti di produzione di energia elettrica. Ciani ha infine raccomandato alla Compagnia Porto, per quanto possibile, di riassorbire parte della manodopera destinata a rimanere disoccupata con la chiusura dei cantieri di Tvn.