Niente a che spartire con l’incendio avvenuto il 31 luglio all’interno dell’Autodemolizioni Bertini, ma la situazione ambientale a Civitavecchia, seppure senza evidenziare alcun superamento dei limiti di legge per i vari agenti inquinanti, ha fatto registrare una discreta impennata per quanto riguarda i valori dei biossidi di azoto e delle polveri. L’ultimo report pubblicato dall’Agenzia per la Protezione Ambientale e riferito al periodo compreso tra il 30 luglio e il 5 agosto, evidenzia infatti livelli particolarmente alti soprattutto in centro città e nelle vicinanze del porto.
Evidentemente, il massimo afflusso di navi da crociera e passeggeri, con annesso boom di arrivi di turisti con pullman, ncc e autovetture al seguito, ha determinato una crescita nei valori dei due agenti inquinanti. Nel periodo considerato, la media settimanale cittadina dei biossidi di azoto, è stata compresa tra i 20 e i 26 microgrammi al metro cubo, valori che non devono però trarre in inganno. Nello specifico, infatti, valori molto alti anche se al di sotto della soglia di allarme fissata a 200, si sono riscontrati al porto, in via Roma e a Villa Albani, dove le centraline hanno toccato rispettivamente quota 57, 53 e 50 microgrammi. Completamente diversa e su livelli fortunatamente molto bassi, la situazione nei quartieri. A San Gordiano e Campo dell’Oro, la media è stata compresa rispettivamente tra 8 e 20 e tra i 17 e i 24 microgrammi al metro cubo. Valori bassissimi sono stati ancora una volta misurati a Sant’Agostino, dove la media settimanale è stata compresa, tra 2 e 6 microgrammi e ad Aurelia, dove è stata compresa di 5 microgrammi. Al Faro si è andati tra 17 e 21 microgrammi, mentre a Fiumaretta tra 25 e 32 microgrammi. Per quanto riguarda gli altri agenti inquinanti misurati dalle centraline gestite da Arpa Lazio, la situazione mostra l’ozono stabile, attestato tra i 79 e gli 85 microgrammi nelle diverse postazioni di controllo. Benzene e monossido di carbonio sono rimasti ancora una volta stabili e sempre ai livelli minimi nel Lazio, entrambi con una media di 0,2 microgrammi al metro cubo. In crescita, rispetto al report precedente, sono risultate le polveri, con i valori più alti registrati a Villa Albani con 30 microgrammi e al porto con 28 e quello più basso ad Aurelia con 18 microgrammi.
2 Comments
sandro
Le centrali (vecchie ) hanno sparato,il porto ci stà dando …………..il colpo di grazia.
CIRO
MA ER SINDACO STA DE CASA A CSO MARCONI SA TUTTO……..SOLTANTO CHE ORMAI…………STATTE ZITTA BOCCA MIA!!!!