La crisi portuale e le possibilità per il porto che potrebbero arrivare da Enel. Sono i due temi che sono stati trattati nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in Compagnia Portuale dal presidente Enrico Luciani e dal vice Patrizio Scilipoti. Il numero uno della Cpc ha parlato di un negativo per la cooperativa di 500.000 nei primi mesi del 2019, causati soprattutto dal dimezzamento dei quantitativi di carbone scaricato. La soluzione? La crescita dei traffici container, con l’Enel che deve farsi carico del completamento della Darsena Grandi Masse al fine di creare nuovi posti di lavoro all’interno dello scalo cittadino.
“In porto c’è una grave crisi occupazione – ha spiegato Luciani – che nei primi quattro mesi del 2019 ha visto perdite pesanti per la Cpc, di circa 500.000 euro, con il rischio reale che inizi a saltare qualche stipendio. La perdita è legata in particolare allo scarico del carbone, che ha visto dimezzato il proprio quantitativo, ed al fatto che non ci siano altri traffici in grado di sopperire a queste mancanze. Stiamo spostando gli addetti allo scarico del carbone su altre attività, ma ancora non basta. Voglio che sia chiaro un concetto: noi non siamo favorevoli al carbone e abbiamo lottato quando Tvn è stata riconvertita. Cioè se la centrale chiude domani noi saremmo strafelici. Il problema è che cala il carbone ma non c’è una crescita di altri traffici, su tutti quello container che continua ad avere numeri ridicoli. Sono convinto che un passo in avanti possa arrivare dalla chiusura della vertenza aperta tra Cfft, Rct e Autorità Portuale con il raggiungimento di una pace sociale e l’intento comune di acquisire nuovi traffici e con l’utilizzo, finalmente, dell’Interporto”.
Luciani parla anche di Enel, a pochi giorni dall’incontro che si è registrato qualche giorno fa al Mise sul phase out dal carbone e al quale ha preso parte il sindaco Ernesto Tedesco.
“Se questo è l’inizio – continua Luciani – c’è da rabbrividire. Per Civitavecchia hanno partecipato alla riunione quelle stesse persone che c’erano nel momento della riconversione a carbone. E adesso parlano di rinnovabili? Ma quanto deve durare la presa in giro ai cittadini di questa città? Io mi sarei presentato a quella riunione dicendo ad Enel di ascoltare quello che Civitavecchia aveva da dire e di non dare direttive, visto che questo territorio ha pagato con tanti morti la presenza della centrale in tutti questi anni. E allora, oltre al rifacimento di acquedotto e fognature, avrei chiesto di investire quei 300 milioni di euro sull’eolico che gli sono stati scontati, sul porto e sul completamento della Darsena Grandi Masse. Perché il porto è l’unica fonte di lavoro vero per questa città. Insomma, per la riunione al Mise, il mio voto è zero spaccato. Tornando alla crisi che ci sta attanagliando, se non dovessimo riuscire a pagare gli stipendi di qualche lavoratore, bloccheremo tutto, con scioperi e con ogni tipo di ogni tipo di attività”.
A seguire l’intervento del vice presidente Patrizio Scilipoti. “Dobbiamo riportare al centro della questione il traffico delle merci – afferma Scilipoti – è stata una scelta ben precisa, serve un confronto serio tra sindacati ed istituzioni, i civitavecchiesi faticano e bisogna ragionare per davvero sul lavoro. Ci vuole una sinergia che coinvolga tutti, dal sindaco all’amministrazione comunale fino ai commercianti, ad oggi il mercato container è impresentabile”.
8 Comments
alessandra
c’è da ridere su quanto dice Luciani, intanto la conversione al carbone è vero che è stata fatta nel periodo del sindaco De Sio, nella cui amministrazione c’era Tedesco, ma è stata voluta dall’allora Ministro dell’Economia e dello Sviluppo, Bersani, per capirci lo smacchiatore di leopardi,PD, e dal presidente della regione Lazio , quella “bravissima”persona che è stata Marrazzo, Pd, per capirci gente di sinistra come voi, o almeno si fa per dire di sinistra.
Basti trovare articoli di giornale di allora, dove Bersani diceva” Rispetto le opinioni dei comuni, ma dobbiamo pensare all’interesse di tutta l’Italia”.
Per cui cosa rimaneva di fare? mettersi seduti per accordarsi, forse è stato un errore anche quello, ma almeno raccontate i fatti come sono andati. Ma sbaglio a dire che voi, che oggi parlate di morti del carbone, non siete gli stessi che hanno trasportato carbone per l’Enel , per bei soldini?oggi vi scoprite ambientalisti? sia chiaro io farei una bonifica per ripristinare il nostro litorale che oggi non esiste più, manderei via per sempre Enel dal nostro territorio, però sentire dire ste cose da chi ha mangiato con la forchetta d’oro grazie ad Enel….fa ridere assai.
GrilloTalpa
Scusi un attimo.. Una volta che la giunta DE SIO avallò la scelta della conversione a carbone per la centrale, secondo lei chi doveva scaricare il carbone??? Dovevamo assistere all’ennesima scena in cui ditte da fuori venivano a rubarci il lavoro?? Oppure, purtroppo i morti ci sarebbero comunque stati (ahimè mi indichi almeno una famiglia della nostra città che non abbia avuto una perdita di un proprio caro), e dagli albori dei tempi il carbone lo scaricano i portuali. Ma lei che parla tanto sa di cosa si tratta? Ha mai visto cosa significa scendere in una stiva del genere?? Qua si parla di gente professionale e debitamente preparata a svolgere questa mansione. Parla di forchetta d’oro?? Sa quanto lavoro da la CPC alla nostra città? Sa di quanto alleggerisce i management famigliari dando opportunità lavorative (anche saltuarie, tramite agenzia interinale) e PAGANDO SEMPRE!!! Non c’è NESSUNO che avanzi crediti nei confronti della CPC. FATELA FINITA CON QUESTI ATTACCHI IDIOTI e toglietevi il cappello dinanzi a chi permette di SOPRAVVIVERE CON DIGNITA’ a più di 400 famiglie (considerando tutto il mondo che ruota attorno alla CPC). Buonagiornata.
Miracolo
Diciamo che coerenza vorrebbe che se sono contrario al carbone, manco lo scarico.
Ma si sa, il dio quattrino passa sopra anche alle ideologie….
GM
Vediamo se questa Amministrazione sarà finalmente capace di coerenza, per rispetto dei morti e a tutela dei vivi. Chi vivrà, vedrà.
enzo
Evviva il comandante Luciani che fa opere di bene mantenendo 400 famiglie col lavoro interinale. Carbone e ambientalismo. Comunismo e lavoro atipico. Bella coerenza. si si.
alessandra
Esattamente così, sig. Enzo
alessandra
Gentile signore, sono d’accordo sul fatto che dovevano essere i civitavecchiesi a sfruttare la situazione, dal momento che la conversione al carbone ormai era stata decisa, ma non le pare che barattare lavoro con la salute sia troppo e poi 400 famiglie, fossero anche mille non valgono la salute di 60.000 abitanti, bambini compresi, e dire i morti ci sarebbero stati lo stesso, si certo ed infatti per me enel , dovrebbe andarsene via da qui,abbiamo dato troppo.
Non mi sono sicuramente spiegata, i lavoratori vengono giustamente retribuiti, ma i signori Dirigenti, che hanno mangiato con la forchetta d’oro, ci si sono arricchiti, pertanto la mia osservazione idiota, come Lei ha sottolineato, non era contro i normalissimi lavoratori, di cui sono convinta che abbiano un’eccezionale professionalità,ma contro coloro che lo ripeto e ripeterò fino all’infinito, oggi si dice ambientalista e si scaglia, contro Enel, mangiando alla grande.
buona giornata a Lei.
Greta Thunberg
Siete strani qui a Civitavecchia….