Un progetto faraonico, costato scontri politici feroci negli anni del quale, a oggi, sembrano essersi perse le tracce. L’iter amministrativo relativo al tanto discusso progetto per il rifacimento del porto storico da parte delle società Acqua Marcia e Cozzi Parodi, sembra aver incontrato ostacoli insormontabili in qualche cassetto del Ministero delle Infrastrutture, dal quale nulla è più uscito.
O forse gli ostacoli sono di altra natura. Fatto sta che le ultime notizie sono quelle che risalgono allo scorso giugno. I carabinieri del Ros avevano sequestrato alcuni documenti, sia all’Autorità Portuale sia al Comune di Civitavecchia, su mandato della Procura della Repubblica, per una serie di verifiche. Cosa sia seguito sul piano degli accertamenti giudiziari lo sanno solo i magistrati, ma intanto sia il Comune che l’Authority hanno ribadito, entrambi, che i documenti richiesti non riguardavano ambiti di propria competenza. “In quella circostanza – ha spiegato il presidente dell’Autorità Portuale, Fabio Ciani – rispondemmo alle richieste dei Ros spiegando che le carte e le notizie relative al progetto del porto storico ce le aveva il Comune”. Da parte sua però Pietro Collia, Responsabile Unico del Procedimento per conto del Pincio, subentrato all’ingegner Iavolella, ha detto che “le verifiche condotte dai Ros non riguardavano documenti in nostro possesso bensì la gara relativa al progetto del porto storico, anche perché i fondi erano dell’Autorità Portuale e il progetto tutto loro”. Fermo restando comunque che su questo aspetto dirà eventualmente una parola di chiarezza la magistratura, stando a quanto riferito da Collia “il Comune ha ricevuto solamente una copia dei progetti trasmessi dai proponenti al Ministero delle Infrastrutture, e non ne ha più saputo niente”. L’ultima conferenza dei servizi sul progetto esecutivo del porto storico si era chiusa stabilendo che era necessaria la Via, non dalla Regione ma, come detto da Collia da parte del Ministero. A questo punto, quindi, è fermo l’iter, su un progetto per il quale restano ancora in sospeso tutti i dubbi relativi alla gara, che risale al 2004, contestata a più riprese da diversi esponenti del centro-sinistra.