“Sconcertato e sinceramente dispiaciuto”. A parlare è il capogruppo Pd, Marco Piendibene, in merito all’avviso di garanzia inviato ad otto portuali, tra cui il presidente Luciani, per quanto avvenuto durante il consiglio comunale del 27 luglio scorso. Secondo Piendibene, la vicenda testimonia ancora una volta l’incapacità del sindaco Cozzolino di sostenere un confronto e di mantenere la calma, quando viene incalzato da una platea esasperata per una qualsiasi ragione.
Piendibene censura poi il continuo ricorso all’intervento delle forza dell’ordine e alla denuncia come strumento che sostituisce la politica perché il confronto tra le parti può anche divenire aspro ma spesso può attenuare contrasti e incomprensioni. “E se questo ricorso indiscriminato all’autorità giudiziaria è perpetrato da una forza politica, il Movimento 5 Stelle, che quando fa opposizione sostiene persino la liceità dell’occupazione dei cantieri della TAV – aggiunge il capogruppo Pd – allora siamo all’ipocrisia più insopportabile”.
Nel merito ribadisco quanto già detto la scorsa estate: come testimone diretto posso affermare che i lavoratori sono entrati nell’aula Calamatta mentre io stavo intervenendo sulla delibera degli equilibri di bilancio e nessuno mi ha interrotto. Chiaramente ho ritenuto che fosse opportuno ascoltare chi era venuto per chiedere di essere ascoltato dalle istituzioni e ho chiesto al Presidente Menditto di mettere in votazione una richiesta di 10 minuti di sospensione dei lavori. La votazione su questa mia proposta ha ottenuto il voto unanime di tutti i consiglieri presenti, sia di maggioranza che di opposizione e il Consiglio è stato così regolarmente sospeso.
A questo punto il sindaco si è alzato dal proprio seggio e si è diretto verso l’uscita affermando che non sarebbe stato disponibile a fornire un palcoscenico a nessuno. Tale esternazione non ha certo contribuito a rasserenare gli animi dei tanti lavoratori presenti ma nonostante ciò, riportata la calma nell’aula, il presidente dei portuali Enrico Luciani ha preso la parola spiegando i motivi della loro preoccupazione lavorativa. Dopo l’intervento del presidente della CPC i lavori del consiglio sono ripresi e gli atti all’ordine del giorno sono stati regolarmente discussi e votati.
La questione pertanto non è soltanto del tutto inopportuna ma è anche assolutamente infondata e immotivata.