“Mentre la città collassa sotto i colpi della crisi occupazionale, dell’emergenza ambientale e di prospettive di rilancio quasi inesistenti, la Lega locale sembra occuparsi solo ed esclusivamente di strane geometrie consiliari e beghe interne lontanissime dai problemi reali dei cittadini”.
“È di ieri la notizia della sfiducia dal ruolo di capogruppo consiliare di Antonio Giammusso, risultato a maggio il più votato nella lista del carroccio. Le motivazioni sono surreali, ma ci stupiscono poco. La Lega a Civitavecchia non esiste. Sapevamo infatti che l’appeal mediatico nazionale di Salvini, in un contesto politico disastroso come quello civitavecchiese, avrebbe fatto considerare a molti la Lega soltanto come un appetitoso scatolone vuoto da riempire di chincaglierie ideologiche, individualismo, approssimazione, romanocentrismo e trasformismo. A pochi mesi dell’insediamento della nuova giunta il capolavoro è compiuto: Perello, l’ibrahimovic della scena locale, ha subito abbandonato lo scatolone accampando motivazioni funamboliche; consiglieri improbabili sbattono la ”ciappola” sul tavolino per avere più spazio; e ora, come se non bastasse, ciò che resta del gruppo consiliare leghista decide di defenestrare Giammusso. Una situazione patetica che sarebbe pure in grado di farci ridere se solo vivissimo in una città normale e alle prese con problemi ordinari. Purtroppo non è così ed è proprio per questo che ci chiediamo cosa stia facendo oggi la Lega per rilanciare la città. Certo, da chi sventola al ghetto le bandiere di Alberto da Giussano non pretendiamo una posizione contro il folle progetto padano dell’autonomia differenziata, ma non possiamo tollerare che di fronte alla morte dell’indotto delle centrali, alla crisi del porto, alla perdita di centinaia di posti di lavoro, all’emergenza ambientale, alla crisi idrica e al dilagare delle malattie tumorali direttamente riconducibili all’inquinamento, chi ha responsabilità amministrative perda tempo e giochi al giovane Napoleone. Cosa pensa la Lega di queste vertenze? Come pensa di risolverle? Come spiega la recente presentazione di un progetto per la realizzazione di un inceneritore da quasi mezzo milione di tonnellate annue sul nostro litorale (a Tarquinia), da parte della A2a Spa, la società di proprietà dei comuni di Milano e Brescia che, come recentemente pubblicato da un famoso quotidiano nazionale sembra essere partecipata anche dal vicepremier Matteo Salvini?
I cittadini di Civitavecchia non hanno bisogno di liti autoreferenziali. La città necessita di risposte serie, forti ed immediate. Chi non è in grado di fare il bene della città, cari leghisti, non può ricoprire incarichi pubblici. Per ora la vostra priorità è stata quella di gestire fragilissimi equilibri interni e nulla più. Ripetiamo, la Lega a Civitavecchia non esiste. E’ solo un fritto misto di ex 5 stelle, praticamente tutta la vecchia AN, casaccari vari e la vera ciliegina sulla torta: presentare come cambiamento il vicesindaco della vecchia giunta De Sio, la peggiore che questa città abbia mai visto, Ernesto Tedesco. Cosa tiene uniti tutti questi personaggi? La smania di potere! E proprio sulle carriere politiche individuali si stanno accoltellando a vicenda. Un partito tenuto insieme da volontà del tutto esterne a Civitavecchia. Una fazione accusa il partito di essere troppo legato ai vertici romani, altri di non aver diviso a dovere le poltrone, sembra che anche il Sindaco tarquiniese Giulivi abbia voce in merito. Nel frattempo la tanto decantata continuità tra governo cittadino e nazionale ci porta licenziamenti e ipotesi di inceneritori. Forse a Roma saranno contenti, a Tarquinia anche. Nessuno invece si cura dei problemi dei nostri concittadini, altro che prima i civitavecchiesi!”.
Potere al Popolo – Civitavecchia