I lavori di scavo a Fosso Crepacuore per preparare l’invaso della discarica destinata a ricevere 160.000 metri cubi di rifiuti prodotti da Roma proseguono senza sosta. Lo sostiene Potere al Popolo, per il cui direttivo la determina regionale di giugno scorso che autorizza il conferimento dei rifiuti a Civitavecchia e l’invasione dei rifiuti romani è operante e sta facendo il suo corso, mentre il sindaco Cozzolino e gli altri sindaci dei comuni del comprensorio che avevano aperto un tavolo dichiarando la loro opposizione a questa scellerata eventualità sono in silenzio.
Secondo Potere al Popolo, neanche i rappresentati istituzionali eletti nel territorio che siedono al Parlamento, al Consiglio Regionale e alla Città Metropolintana, seppure sollecitati più volte, si sono fatti mai sentire. Per il partito della sinistra, evidentemente ritengono più importante non creare difficoltà all’accordo di governo che accomuna tutti, maggioranza e finta minoranza, nel tenere in piedi la giunta Zingaretti piuttosto che difendere le ragioni del territorio.
“Troppo silenzio – incalza Potere al Popolo – troppa acquiescenza di fronte all’ennesimo scempio ambientale annunciato che si sta svolgendo sotto gli occhi di tutti. Respingiamo ogni ipotesi che preveda il trasferimento e/o la lavorazione a Civitavecchia e nel comprensorio dei rifiuti di Roma e del Lazio. Non siamo più disposti, come popolazione di un territorio già pesantemente compromesso dalla presenza di numerose servitù ambientali, a pagare i danni dei ritardi e dell’inerzia dell’amministrazione capitolina e di quella regionale, che si rimpallano in sterili polemiche le responsabilità della criticità della gestione rifiuti, mentre prosperano gli interessi speculativi dei grandi gruppi privati che gestiscono il traffico dei rifiuti, le discariche e gli inceneritori. Sul tema di rifiuti tutta la politica dell’amministrazione comunale di Civitavecchia è gravemente inesistente: nessuna vera azione di contrasto all’ampliamento di Fosso Crepacuore; nessun reale impegno sulla raccolta differenziata, ferma a percentuali molto basse e senza nessun miglioramento da quando l’amministrazione si è insediata. E’ ora che Il sindaco Cozzolino e gli altri sindaci si mobilitino realmente e concretamente insieme alla popolazione per annullare la delibera e fermare l’arrivo dei rifiuti, prima che sia troppo tardi per impedire che il nostro territorio diventi la discarica di Roma. Le alternative per la corretta gestione del ciclo dei rifiuti ci sono e sono mature da tempo, manca solo la convergente volontà politica delle varie parti istituzionali preposte alla formazione a e all’attuazione di un piano condiviso. L’obiettivo deve essere quello di gestire autonomamente e completamente il ciclo dei rifiuti prodotti nel singolo territorio senza bisogno di discariche e inceneritori. Per questo è necessario l’adozione di un nuovo piano regionale dei rifiuti e provvedimenti degli enti locali per incrementare la raccolta differenziata, con particolare urgenza a Civitavecchia, col porta a porta, la riduzione, il recupero e riciclaggio del materiale derivato dai rifiuti.