Che fine hanno fatto gli assegni di cura? È quanto chiede il Prc al Comune, sottolineando che i contributi destinati alla cura e all’autonomia di persone non autosufficienti non vengono erogati da fine gennaio 2015. Le famiglie che hanno fatto domanda non hanno ricevuto assistenza, perché, sostiene Rifondazione Comunista, l’assegnazione dei contributi è stata interrotta e risulta ancora inattiva, nonostate sia stato indetto un nuovo avviso pubblico il 18 giugno scorso.
“Molte famiglie – spiegano dallo Sportello Sociale di Rifondazione Comunista – si sono viste costrette ad anticipare le spese o sono dovute ricorrere ad istituti di credito per poter andare avanti. Ricordiamo che il diritto all’assistenza indiretta è garantito sia dalla legge nazionale 104/1992 che dalla legge regionale 20/2006, e che questi fondi servono ad alleviare il notevole sacrificio economico che le famiglie devono sostenere per dotarsi di assistenti domiciliari e di spese mediche di ogni tipo. Riteniamo vergognoso che a farne le spese siano sempre persone in difficoltà, fasce deboli della società che oltre a lottare ogni giorno, debbono anche difendersi dalle Istituzioni che invece dovrebbero tutelarle. Come Sportello Sociale abbiamo chiesto spiegazione di tale disservizio già dal mese di maggio e da circa sette mesi riceviamo dalle autorità competenti solo risposte vaghe e approssimative. Sappiamo che spesso si ha un ritardo nello stanziamento dei fondi regionali, ma sappiamo anche, che il piano di zona che viene redatto per la programmazione di interventi e servizi del distretto sanitario RMF 1, risale all’anno 2013. Crediamo quindi sia doveroso da parte del Comune e dei Servizi Sociali accelerare le pratiche perché gli aventi diritto ricevano immediatamente quanto gli spetta e redigere un nuovo piano di zona così da evitare che in futuro si ripetano tali situazioni”.
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