CIVITAVECCHIA – Dopo un’escalation di tre anni, iniziata nel 2020 in coincidenza con l’avvento del Covid, torna a scendere la mortalità. L’Istituto Nazionale di Statistica ha pubblicato nei giorni corsi i dati relativi ai decessi certificati nel primo trimestre dell’anno in corso nei circa ottomila comuni italiani. Ovunque si registra un calo generalizzato, anche se con numeri e soprattutto con un’incidenza diversa a seconda delle singole realtà.
Andando ad analizzare la situazione del Lazio negli anni 2023 e 2022 e mettendo a confronto Civitavecchia con le cinque province della Regione e con i comuni più grandi del comprensorio, ovvero Ladispoli e Cerveteri, emergono situazioni molto differenti. La città nella quale tra i due anni si è riscontrato in percentuale il minor numero di decessi è stata Rieti. Nel capoluogo reatino le morti certificate nel 2022 erano state 170, mentre quest’anno sono state 131, con una diminuzione del 23%. Seguono poi Cerveteri, con una diminuzione del 19%, Viterbo, che vede un calo del 16,7% e Roma, con un -13,4% di deceduti in meno tra il 2023 e il 2022. Sotto la doppia cifra la flessione in tutte le altre realtà. Si va infatti dal -7,5% di Latina al -3,7% di Ladispoli, per passare poi al -3% di Frosinone e chiudere col -2,5% in meno di Civitavecchia, dove la differenza di decessi tra il 2023 e il 2022 è stata di sole quattro unità. Si tratta, è il caso di sottolinearlo, di dati parziali, che riguardano soltanto il primo trimestre dell’anno e che sono comunque disaggregati. I decessi, infatti, non riguardano solo i cittadini delle singole realtà ma anche forestieri il cui certificato di morte è stato redatto in un comune diverso da quello di residenza perché avvenuto per cause accidentali, o perché il defunto si trovava ospite di un ospedale, di una casa di cura o di una residenza sanitaria assistenziale. Per avere un quadro più completo della situazione bisognerà quindi attendere i prossimi report. Il dato più significativo e confortante, comunque, è quello che parla del calo dei decessi. Un altro segnale che il capitolo Covid fortunatamente sembra essere ormai alle spalle.