Niente da fare, non si sblocca la situazione del cantiere Privilege, occupato da giovedì scorso. Oggi doveva essere il giorno della verità. Per il primo pomeriggio era infatti atteso il pronunciamento definitivo del pool di istituti di credito italiani chiamati a finanziare la prosecuzione dei lavori e, conseguentemente, a consentire il pagamento delle spettanze alle imprese e alle maestranze interessate, che da mesi non percepiscono un euro.
Un pronunciamento, quello delle banche, legato a doppio filo dalla garanzia che doveva fornire la Barclays Bank. Ma, a quanto sembra, nonostante dall’istituto di credito internazionale con sede principale a Londra, la garanzia sia stata inviata, due delle tre banche italiane che compongono il pool dei finanziatori hanno chiesto ulteriormente tempo. Una di queste, addirittura, ha detto di dover attendere la riunione del comitato che non potrà tenersi prima di una ventina di giorni. Insomma, nonostante il clamore suscitato dall’occupazione del cantiere, con decine di lavoratori che stazionano perennemente all’interno della struttura alla Mattonara, la situazione non sembra destinata a sbloccarsi a breve. Peraltro, sembra che una delle garanzie chieste maggiormente da uno degli istituti di credito riguardi la data certa del varo del megayacht, che, evidentemente, risulta difficile da stabilire. Intanto, mentre i lavoratori che occupano il cantiere devono adesso fare anche i conti con il freddo che ha ripreso a pungere, a livello politico e sindacale si cerca di richiamare l’attenzione delle istituzioni. Si sta infatti cercando di portare la vertenza all’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico e della Regione Lazio, ma, anche in questo caso, i tempi, e l’eventuale soluzione, non si annunciano brevi.