295 euro e 16 centesimi per un cd o un dvd. Non è un errore di stampa sul tariffario, ma una cifra stabilita dal Ministero della Giustizia. Il decreto ministeriale dell’8 gennaio 2009, infatti, prevede che i cittadini che chiedano una copia di un supporto digitale depositato agli atti di un processo sia civile che penale paghino quasi 300 euro per ogni cd o dvd, a prescindere dal suo contenuto.
Un costo che l’avvocato Carlevaro ha ritenuto eccessivo ma soprattutto ingiustificato per un cittadino che voglia esercitare il proprio diritto alla difesa, presentando, per la prima volta al Tribunale di Civitavecchia, un’eccezione di costituzionalità.
La questione è stata sollevata durante il dibattimento relativo al rogo di Villa Chiara, in cui il legale assiste i due titolari della residenza sanitaria assistenziale. L’avvocato, nel corso dell’udienza del 10 marzo scorso in cui sono stati sentiti i primi testimoni dell’accusa, ha chiesto di poter visionare il dvd contenente le immagini girate dai Vigili del Fuoco che per primi intervennero sul luogo della tragedia. Una richiesta dettata dalla necessità di difendere gli assistiti, ma che a questi ultimi sarebbe costata poco meno di 300 euro. Una cifra che l’avvocato Carlevaro ha ritenuto eccessiva e per questo motivo ha presentato un’eccezione di costituzionalità. “Ritengo che un costo tanto alto quanto ingiustificato – ha spiegato il legale – sia in contraddizione con l’articolo 3 della Costituzione Italiana, attestante che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”. L’avvocato ha chiesto che, piuttosto, il filmato venga trasmesso in aula giudiziaria nel corso delle prossime udienze, opponendosi all’acquisizione del dvd agli atti. Il Giudice si è riservato sulla decisione.