È iniziata presso la Corte d’Assise di Roma l’udienza del processo Vannini che dovrà stabilire la pena da infliggere alla famiglia Ciontoli per la morte del giovane Marco. Gli avvocati di parte civile Gnazi e Coppi hanno replicato all’arringa della difesa della precedente udienza spiegando che si può praticamente parlare di omicidio colposo con dolo eventuale.
Secondo la parte civile, Antonio Ciontoli, dopo lo sparo, si sarebbe assunto il rischio delle sue azioni non allertando subito i soccorsi. Stando a Gnazi e Coppi per gli altri componenti della famiglia si può parlare di concorso in omicidio colposo con dolo eventuale perché dopo essersi resi conto di quanto stava accadendo non hanno fatto nulla per far arrivare subito i soccorsi. Per la difesa non sarebbe affatto così. “Non c’è un elemento che dimostri che i presenti avessero consapevolezza di quanto successo” ha detto l’avvocato Miroli.
Intanto, fuori dal Palazzo di Giustizia, sono presenti una ventina di amici del ragazzo che hanno esposto uno striscione con la sua foto e la scritta “Giustizia e verità per Marco Vannini”.
Intorno alle 12 la Corte si è ritirata per la sentenza. Non si tornerà in aula prima delle 15.