Gianfranco Amendola prenderà possesso del suo nuovo incarico di procuratore capo della procura della Repubblica di Civitavecchia a fine mese, al più tardi all'inizio di ottobre. Questo è quanto si dice tra i corridoi della palazzina di via Terme di Traiano, dove in pratica ormai tutti aspettano l'arrivo del nuovo magistrato.
Tutti, Consolato Labate compreso, che per il momento resterà a Civitavecchia con le funzioni di sostituto procuratore anziano, in attesa che il consiglio superiore della magistratura affidi anche a lui un nuovo incarico. Labate infatti ha terminato il suo periodo a Civitavecchia, dopo gli otto anni alla guida della procura locale, e quindi dovrà essere trasferito altrove. Inizialmente la sede che gli era stata indicata era Lecce, ma Labate, dopo aver scelto la procura della provincia pugliese, ha invece rigettato la proposta, a quanto pare per motivi famigliari che non potevano portarlo troppo lontano da Viterbo, città dove vive. Quindi si era parlato di Perugia, ma successivamente è saltata anche quella. Resta da vedere quale sarà la sede che il csm indicherà per lui.
Per il momento, come detto, Labate verrà "degradato" a sostituto, visto che non può ricoprire l'incarico di procuratore aggiunto, in quanto la procura di Civitavecchia conta solo 8 sostituti e non 10, che è il numero minimo per prevedere la figura del procuratore aggiunto. Amendola invece è considerato un magistrato di spiccate capacità investigative. Considerato un ex pretore di ferro, ha avuto anche incarichi politici, quale parlamentare dei Verdi, e quindi molto sensibile ai problemi legati all'ambiente. A Civitavecchia troverà senza dubbio molto materiale su cui lavorare, con la presenza delle centrali, soprattutto quella a carbone, e con il porto, che recentemente sono state oggetto di molte polemiche proprio legate al problema inquinamento.