Una vicenda che ha dell’incredibile, quella che riguarda i disabili civitavecchiesi assistiti dal centro “Boggi” di Santa Severa, denunciata da più parti in questi ultimi giorni, come nel caso di Giuliana Buzzi, Presidente dell’Associazione Tutela Umani Diritti. Il centro di riabilitazione e reinserimento ospita disabili provenienti da vari comuni del Lazio, tutelati da una contribuzione economica della Regione e, pro quota, della ASL e dei Comuni di provenienza. Il Comune di Civitavecchia, unico nella Regione, rifiuta di corrispondere la propria quota di contribuzione a far data dal marzo 2012, quando era presente il commissario prefettizio.
Giuliana Buzzi ricorda come in questi tre anni sono risultati vani i tentativi di superare i cavilli burocratici posti da Palazzo del Pincio da parte della società che gestisce il centro e dagli stessi genitori dei disabili. “Recentemente la sottoscritta – conclude – si è vista persino rifiutare un incontro con il Sindaco, richiesto nella qualità di Presidente dell’Associazione per la tutela dei diritti umani”. Intanto, la Unisan, che gestisce il centro ha afffidato al proprio legale l’onere di tutelare i propri legittimi interessi non solo davanti al Comune, ma anche davanti ai familiari degli assistiti in quanto responsabili in solido. Per cui, in conclusione, se il Comune non paga, tocca ai familiari farsi carico degli oneri economici dell’assistenza.