L’ENEL, ad esempio, paga già le tasse, e non ha altri obblighi nei confronti del Comune di Civitavecchia se non quelli previsti dalla VIA 2003 e da alcuni impegni sottoscritti con il comune. L’ENEL, così’ come i grandi armatori, ha il compito di fare soldi e riversarli nelle tasche dei propri azionisti nella forma di dividendi. Per quale ragione dovrebbe regalare dei soldi alla città sottraendoli ai propri azionisti? Quando si tratta di milioni d’euro si parla di affari e mi è difficile credere che un soggetto come l’ENEL elargisca soldi ad un’amministrazione comunale senza una contropartita.
Non è un caso che durante gli anni dell’amministrazione Moscherini la centrale di TVN abbia bruciato più carbone di quanto previsto dalla VIA, mentre durante quella di Tidei è stata autorizzata a bruciare 900.000 tonnellate in più all’anno tramite un’AIA che lo stesso ex sindaco ha detto, piuttosto tardivamente, di voler ridiscutere. Sono sicuramente coincidenze, magari delle “sviste”, ma sono convinto che un’amministrazione che non dipenda dai soldi dell’ENEL queste sviste non le avrebbe avute e sicuramente non le avrà quella attuale.
Faccio inoltre notare che il passato commissario prefettizio, che certamente non è annoverabile tra le fila dei “grillini”, non abbia inserito un euro dell’ENEL nel bilancio preventivo comunale del 2014, questo perché non è mai esistito alcun impegno sottoscritto dall’ENEL che la obbligasse a elargire altri soldi al comune di Civitavecchia.
Per fortuna, come anche ha ricordato il consigliere Guerrini nel primo consiglio comunale dell’amministrazione Cozzolino, esistono degli impegni che ENEL ha sottoscritto con il governo che fanno parte della VIA e che potrebbero essere monetizzati. Anche se la monetizzazione di queste compensazioni ambientali non supererebbe neanche i dieci milioni d’euro, che ad esempio non basterebbero neanche a sanare il debito di HCS, tale monetizzazione potrebbe diventare ossigeno per le magre casse comunali. Nonostante ciò, Il Movimento Cinque Stelle di Civitavecchia ritiene che questi impegni non debbano tramutarsi in denaro da inserire nella spesa corrente comunale. Questa è una pratica insensata e dannosissima perpetrata per anni dall’amministrazione Moscherini che dall’ENEL ha ricevuto ben 55 milioni di euro e ha lasciato alle successive amministrazioni debiti e spese correnti elevatissime. Soldi finiti in sprechi, inefficienze, ritardi di opere importanti, rotatorie, statue e statuette di dubbio gusto. Noi intendiamo mettere freno a questi sprechi e c’impegneremo affinché il costo dell’apparato comunale, e delle aziende partecipate, diventi sostenibile per le tasche dei cittadini, mentre ritratteremo le compensazioni ambientali con lo scopo di ottenere opere importantissime per i Civitavecchiesi. Infatti la costruzione di queste opere, riguardo le quali è per ora doveroso un prudente riserbo, risolverà alcune problematiche gravissime della città, genererà del lavoro e sarà parte di un’eredità utile e duratura che intendiamo lasciare ai cittadini al termine del nostro mandato.
A differenza delle passate amministrazioni che ci hanno lasciato debiti, derivati e inquinamento intendiamo lasciare una città più vivibile e vicina ai cittadini”.
Emanuele La Rosa – MOVIMENTO CINQUE STELLE Civitavecchia