Non si è fatto attendere il commento della comunità senegalese di Civitavecchia alla notizia degli arresti domiciliari all'ispettore di Polizia Paolo Morra, arrestato per aver ucciso Diouf Cheick Mory con un colpo di fucile a pompa la mattina del 31 gennaio scorso. Leggi la nota.
Dopo aver appreso che al sig. Morra Paolo, accusato di aver ucciso il nostro connazionale Diouf Cheikh, sono stati concessi gli arresti domiciliari per motivi di salute, non possiamo fare a meno di esprimere tutta la nostra amarezza e tutto il nostro sconcerto. Diouf è stato ucciso dal Morra, Ispettore della Polizia di Stato, per una banale lite di vicinato; due colpi di arma da fuoco sono stati esplosi ai suoi danni, causando la rottura dell'arteria femorale. Abbiamo accompagnato la salma in Senegal per i funerali e lì abbiamo trovato una famiglia distrutta, una madre inconsolabile e sei minori rimasti orfani. Non sarà facile spiegare a tutti loro che l'unico accusato per l'omicidio di Diouf è stato scarcerato, dopo poche settimane dai fatti, per motivi di salute. Non siamo sicuri che a parti invertite, in cui un cittadino extracomunitario avesse ucciso un agente di polizia, si sarebbe utilizzato lo stesso livello di garantismo. Pensiamo che la vicenda meriti quanto meno un approfondimento e per questo chiediamo che il Pubblico Ministero presenti quanto prima una richiesta di appello contro l'ordinanza di scarcerazione, perché si faccia piena chiarezza sulle ragioni che hanno portato a questa decisione.