Daniele Ceccarelli – Responsabile Futuro e Libertà per l’Italia / Civitavecchia
“Che ne pensa il PDL dell’eventuale nuovo cambio di casacca di Moscherini?
“So che non è “carino” occuparsi dei problemi di altri partiti ma permettetemi che mi viene da chiedere cosa pensa il Pdl delle indiscrezioni di stampa che vedono Moscherini spostarsi verso il centro dello schieramento, vicino all’Api di Rutelli o in attesa di un nuovo incarico al porto. È vero, il PDL non può esprimersi, dimenticavo che a livello locale non esiste: Futuro e Libertà nato da poco è già molto più strutturata del pdl, a civitavecchia come negli altri comuni, c’è un coordinamento e un responsabile di fli cosa che il pdl non ha mai avuto. Non mi stupirebbe un altro cambio di casacca di Moscherini visto che in previsione della caduta del Governo Berlusconi verrebbe meno qualche “protezione politica” romana”. “Il Marchese del Pincio ci ha abituati a continui e ripetuti cambi di partito da sinistra a destra, passando per innumerevoli liste civiche create ad hoc quando gli faceva comodo ma il gioco sta per finire la gente è stufa e se ne sta rendendo conto e la cosa che mi lascia allibito è il silenzio e l’immobilismo dei consiglieri comunali del PDL che non si rendono conto che se non hanno uno scatto d’orgoglio mettendo la parola fine a questa amministrazione prima che sia troppo tardi sono convinto che verranno puniti sonoramente dagli elettori civitavecchiesi. In ogni modo le manovre che Moscherini o altri stanno facendo al centro a noi interessano poco o niente. Noi stiamo avviando un’operazione di chiarezza, trasparenza e pulizia anche a discapito di perdere qualche consenso, ma siamo convinti che per salvare Civitavecchia c’è bisogno di uno scatto d’orgoglio e soprattutto di dignità che porti ad un completo rinnovamento e ed una nuova classe dirigente pulita che pensi solo all’interesse della città.Una cosa è certa, per lo meno finche io sarò responsabile locale di questo partito, Futuro e Libertà starà sempre all’opposizione del Sindaco Moscherini anche, e soprattutto, in una prossima futura campagna elettorale. Noi giudichiamo fallimentare e conclusa l’esperienza di questa amministrazione che il primo cittadino ama chiamare “del fare” ma la realtà dei fatti è un’amministrazione del non fare o peggio è un’amministrazione “del fare finta che tutto vada bene” quando c’è una città allo sbando”.