Se i controlli della qualità dell’aria relativamente anidiride solforosa, ossidi di azoto, biossidi di zolfo, polveri, polveri sottili e benzene non hanno fatto registrare situazioni di particolare allarme, analoghe risultanze arrivano anche per la qualità delle acque e del territorio rapportate con la presenza della centrale a carbone di Torre Nord. Nella relazione annuale prodotta dall’Osservatorio Ambientale in collaborazione con Arpa Lazio, viene evidenziato che i monitoraggi eseguiti nelle acque antistanti la centrale per il periodo 2003-2011 risultano coerenti con il piano approvato e i risultati non evidenziano criticità correlabili all’attività dell’impianto.
E’ in corso attualmente – si legge nel report – una valutazione da parte del Ministero dell’Ambiente i cui esiti verranno riportati, non appena saranno validati e disponibili. Per quanto attiene gli scarichi a mare, monitorati periodicamente dai tecnici dell’ISPRA e dell’ARPA Lazio, a fine novembre 2011 e fine novembre 2012 sono
stati presi ed analizzati diversi campioni di acque di raffreddamento in corrispondenza dei canali di scarico e prima che le acque confluiscano al mare. I risultati hanno evidenziato il rispetto dei valori limite. Ma non c’è solo l’inquinamento atmosferico e marino. Da anni si parla anche di inquinamento sonoro. L’indagine per la caratterizzazione del rumore prodotto dalla centrale di Torre Nord è stata effettuata da Enel e ISPRA nel mese di Maggio del 2011. A Gennaio 2012 il Ministero dell’Ambiente ha determinato l’avvenuta ottemperanza della prescrizione in questione. L’ISPRA ha poi fornito le proprie valutazioni ed osservazioni, rispetto alle quali la Commissione Tecnica di verifica ha rilevato un generale rispetto tanto dei limiti assoluti di immissione dettati dalla zonizzazione acustica del Comune di Civitavecchia quanto dei limiti di emissione, sia nel periodo diurno che in quello notturno. “Inoltre – si legge nel report – è stata registrata una diminuzione del livello di rumore ambientale dopo la trasformazione di Torre Nord da impianto ad olio combustibile a impianto a carbone. La Commissione ha quindi suggerito di verificare i limiti di emissione anche in corrispondenza dei ricettori limitrofi alla centrale, prevedendo eventuali misurazioni di verifica in prossimità delle abitazioni ritenute critiche e considerando anche il livello di rumore residuo.