Il consigliere comunale dell’Mpa Luigi Di Marco interviene sul tema riguardante la centrale di Tvn. “Avendo l’Amministrazione di Civitavecchia – afferma Di Marco – sottoscritto una convenzione che disciplina i rapporti tra Comune ed Enel, relativamente alla fase di esercizio dell’impianto di Tvn, in essa è chiaramente istituito un tavolo istituzionale di confronto e di verifica. Per l’attività di tale organismo il Sindaco Moscherini ha dato l’onere di coordinare tale iniziativa al sottoscritto che, con spirito di servizio, lo svolge con passione e sacrificio. Da quando si è verificato l’incidente del povero Cozzolino è apparso chiaro che il cantiere è un luogo complesso e pieno di occasioni in cui un attimo di disattenzione diventa fatale".
"Ma l’obbligo di mantenere alta l’attenzione è un dovere ineluttabile a cui nessuno si può tirare indietro. Per questo, l’attenzione che il Comune ha mantenuto costante in questi anni ha portato alla chiusura del cantiere dopo la morte di Capitani. Chiederci cosa stiamo facendo, mi sembra offensivo e colpevole perché questa domanda la rigirerei a chi l’ha fatta: cosa ha fatto il Pd per contribuire costruttivamente alla risoluzione dei problemi indicati da Gatti? L’amministrazione che ha dato il via ai lavori di Tvn era una amministrazione di sinistra che si è prodigata con tante parole, ma nei fatti ha aperto il vaso di Pandora scatenando tutto quello che in questi anni è accaduto. Una legislatura (quella dell’ex sindaco De Sio) finita anzitempo, commissariamento per un anno e mezzo, poi nuova giunta di Sinistra (giunta Saladini) finita dopo appena sei mesi e mandata a casa proprio da coloro che oggi gridano che tutto va male. Nuovo commissariamento e infine giunta Moscherini. Con tale caos amministrativo chi poteva uscirne vincitore? Naturalmente l’Enel, che senza controllo e senza alcun contraltare politico ha fatto il bello e il cattivo tempo a suo piacimento, cambiando Pm di commessa a ripetizione, giocando sulla moltiplicazione delle imprese in cantiere con il solo scopo di raggiungere i prezzi più bassi possibili ecc. Poi il quadro politico si è riassestato. L’Amministrazione ha avuto di nuovo una testa pensante e il Sindaco ha ricondotto l’Enel in un recinto più controllabile. Con la convenzione di cui parlavo in premessa, data 14 aprile 2008, le cose avrebbero dovuto sistemarsi, ma…Quando si è abituati a non dover rispondere dei propri atti a terzi è difficile adeguarsi, e allora si ricorre a tutto pur di non dover sottostare a questo. Si ricambiano i vertici del Cantiere, si tenta di dimostrare che le imprese di Civitavecchia non sono adeguate ai lavori e si chiamano le imprese da fuori come panacea di tutti i mali provocati dai fannulloni di Civitavecchia. Ansaldo, Demont, Cemit, Comal, sono loro i chiamati a risolvere i ritardi che questo cantiere ha accumulato nel tempo. Ma questa situazione si risolve in un bagno di sangue economico senza precedenti e alla fine chi è che salva il cantiere? Ma certo, le imprese di Civitavecchia! A quale prezzo? Lavori ai limiti del sub appalto, orari ampliati per coprire i ritardi dovuti ai vari stop dovuti agli incidenti e ai blocchi della Regione, insomma grande confusione. Allora il Comune alza la voce e il Sindaco Moscherini da un segnale chiaro e netto: non si scherza più con la vita dei lavoratori e blocca la centrale. Cosa accadrà ora? L’Amministrazione – prosegue – ha convocato già da un mese il tavolo convenzionale, ma finora non si è ancora riunito. Ora è stata data una data ultima per la fine di luglio. In questo incontro, si affronteranno tutte le problematiche del cantiere e delle manutenzioni dell’impianto, compresi gli atteggiamenti della struttura Enel nei confronti della città e delle imprese. All’esito di questo incontro chiederò al Sindaco Moscherini di darne informazione alla città, attraverso una dettagliata conferenza stampa, per consentire a tutti di rendersi conto del lavoro svolto fino ad oggi e che pensavamo di non dover propagandare essendo noi un’Amministrazione del fare e non pubblicitaria. Tanto mi sentivo di dire e continuerò a farlo tutte le volte che mi accorgerò che la verità è messa in dubbio da chicchessia”.