“La nostra zona, in piena Etruria meridionale, offre tutte le possibilità per la presenza del primo porto croceristico, per la vicinanza dell’aeroporto, per la zona retroportuale libera e per il piano regolatore portuale in piena attuazione. Appare banale ripeterlo ma è essenziale ricordarlo. Un insieme di questa caratteristiche non si trova da nessun altra parte di Italia dato che gran parte delle città hanno saturato le possibilità di sviluppo, ognuna per le proprie peculiarità. Alla addormentata pluridecennale politica civitavecchiese, capace solo di incrementare il polo energetico, perlomeno va dato il merito di aver ha lasciato la possibilità di sviluppare tutto il resto, speculare all’incapacità degli anni passati. Ora è il momento di agire, ora è il momento di sfruttare tutto ciò e dar corpo alla preparazione progettuale maturata negli ultimi 5 anni in tutti quei settori che possono agevolmente convivere ed in sinergia creare redditività per gli investitori e di riflesso economia per la città ed occupazione. Non esistono altre strade per poter dare risposta alla disoccupazione, per cui qualsiasi intralcio ed opposizione strumentale e demagogica va tradotto come affronto ai cittadini. La presentazione del progetto termale deve essere una festa, come accaduto per l’avvio del progetto del porto storico e come lo saranno le altre iniziative in partenza. Questo deve essere una presa di coscienza per tutta la città, che deve unirsi in questo obiettivo e che non può permettersi di attendere oltre, essendo l’occupazione una priorità assoluta che, fermo restando le tutele per la salute, deve essere posizionata in testa a tutti i programmi politici di qualsiasi parte”.
Antonio Manunta