Appuntamento settimanale col sonetto di Pasquino. E questo sabato l’anonimo poeta dialettale non poteva non occuparsi della vicenda cha ha praticamente tenuto banco sulla cronaca locale. Ci riferiamo, ovviamente, al sequestro dell’area circostante il Padellone e di alcune strutture degli stands. Il titolo del sonetto è, naturalmente, “Er Padellone”. Cliccare per leggere il sonetto.
Er Padellone
Quarcuno dovrà dà ‘na spiegazzione,
Nun se po’ dì: “è stato un sabbotaggio”
Nun potete parlà de sciacallaggio,
Ciavete rovinato er Padellone.
Se deve rispettà la tradizzione:
Ar cittadino avete fatto ortraggio,
La dignità l’avete resa ostaggio,
La città è diventata un baraccone.
Mo che dovemo fa’? Se vede bene
Che la marina avete sconquassato,
Che ve sete scordati dell’igiene,
Che er terreno l’avete inquinato.
Eppure c’è quarcuno che sostiene
Che la corpa adè solo der passato.
Mo io me so’ incazzato
E nun sopporto più li barbaggianni
Che a la città fanno sortanto danni
Pasquino dell’OC
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