Mentre Civitavecchia si attiva per dare il suo contributo ai terremotati dell'Abruzzo, questa mattina abbiamo raccolto la testimonianza di una nostra concittadina, che vive a Teramo e lavora a L'Aquila da oltre due anni. Si chiama Angela Perrone, l'abbiamo raggiunta telefonicamente.
"Fortunatamente non ero a L'Aquila la notte del terremoto – racconta al telefono Angela Perrone – lì ci lavoro soltanto, all'ospedale San Salvatore, mentre vivo a Teramo. Tutte le mie colleghe che, invece, abitano a L'Aquila, per la precisione nel centro, hanno perso la casa. Hanno trascorso una notte difficile, dormendo in tenda, in macchina o in albergo, perché non è stato possibile dare immediatamente assistenza a tutti. Non riuscivamo a contattare una collega – continua Angela Perrone – poi fortunatamente ci hanno avvertito che è stata estratta viva dalle macerie. Sono bloccata a Teramo, non posso recarmi a L'Aquila, perché è stato vivamente sconsigliato di andarci, in quanto si intralcerebbero soltanto i soccorsi. Seguo i vari telegiornali – conclude Angela Perrone – e confermo quanto si dice, ovvero che da diversi giorni si avvertivano delle scosse. Alcune piccole, ma un pomeriggio, mentre mi trovavo al lavoro all'ospedale San Salvatore impegnata nelle visite, ne abbiamo sentita una forte".
Questa la testimonianza di Angela Perrone. Tornando a Civitavecchia, continuano le operazioni per portare aiuto in Abruzzo. Dopo i Vigili del Fuoco della caserma "Bonifazi", nella notte è partito il primo convoglio composto dalla Protezione Civile di Civitavecchia. Del gruppo fanno parte otto volontari, equipaggiati con tre automezzi, una torre-faro, due tende pneumatiche da campo, un gruppo elettrogeno ed altre attrezzature. Della colonna mobile ha fatto parte anche un mezzo dell’Associazione Radioamatori Italiani. Una volta arrivati al centro di coordinamento dei soccorsi, nel cuore della notte, la delegazione civitavecchiese è stata inviata alla località di Prata d’Ansidonia, dove è giunta alle 6 di mattina, unitamente ad una delegazione della Protezione Civile di Cerveteri. I componenti il nucleo sono stati i primi soccorritori in assoluto che hanno raggiunto il paese, nei pressi di Campo Imperatore, arroccato su un costone di roccia. “L’intera popolazione di Prata d’Ansidonia è sfollata – spiega il coordinatore del gruppo, Enrico Bassanelli – e avevano passato la notte in auto. Gran parte delle abitazioni sono lesionate, pertanto è stato stabilito di montare una tendopoli per dare riparo alla popolazione”. A parte quelle trasportate con la colonna mobile, le tende sono state fornite dal coordinamento dei soccorsi; la dotazione del gruppo lo rende per il resto autonomo in fatto di energia e comunicazioni. Il servizio, coordinato in loco da Bassanelli e da Civitavecchia dal comandante della Polizia Municipale Gian Carlo Sisti, prevede il cambio dell’organico dopo una settimana di operazioni.
Intanto si registrano anche le prime iniziative di solidarietà. La sezione locale dell'Italia dei Valori ha deciso di tenere aperta la propria sede, in viale De Gasperi 30 C, fino al 16 aprile dalle 16.30 alle 20 per raccogliere offerte, che verranno devolute tramite banca a Italia dei Valori Regione Lazio con la causale: contributo terremoto Abruzzo 2009. La Destra, invece, si propone come centro raccolta materiali. Questi i contatti telefonici: Luca Pitzalis 393.7045976 per Civitavecchia, Alessio De Persio 339.5672736 per Santa Marinella, Francesco Basta 349.5202960 per Cerveteri. Il consigliere della Prima Circoscrizione, Emilano Curella, rivolge infine un invito alla solidarietà al Comune, chiedendo di destinare alle popolazioni colpite dal terremoto una somma del bilancio preventivo del 2009, da reperire dal fondo di riserva.