Continuano a pervenire reazioni in merito alla crisi amministrativa di Civitavecchia. Sulla situazione di Palazzo del Pincio intervengono i due circoli di Rifondazione Comunista.
"Nella conferenza stampa di ieri Il sindaco ha annunciato la volontà di azzerare la sua giunta attraverso un rimpasto che, ancora non chiaro dal punto di vista dei nominativi degli assessori, lo è tuttavia sia dal punto di vista della sua riorganizzazione che da quello politico. Si evince immediatamente come quella di accorpare l’assessorato dell’urbanistica con quello dell’ambiente sia una scelta che va nella direzione non solo di non creare conflitti tra le due aree, ma soprattutto di porre su un piano subalterno al primo, tutte le questioni ambientali: invece così nettamente dirimenti per la nostra città. La presidenza della Holding: mentre da un lato viene presentata come lo strumento indispensabile alla cui direzione dovranno esserci efficienza e competenza, nel nuovo rimpasto, risulta come un altro tassello della spartizione tra i partiti della maggioranza. Immaginiamo quindi che sarà sottesa a ben altre logiche. Si è deciso, poi, di scorporare dall’ex-assessorato ai lavori pubblici tutto ciò che riguarda le attività di manutenzione con la possibilità, ci è parso di capire, che al neo assessorato vadano a far parte anche gli ex affari istituzionali. Insomma appare tutto come un gioco ad incastro, un cubo di Rubik dalla difficile soluzione, laddove ad incastrarsi e a trovar posto consono non sono le esigenze dei/lle cittadini/e e di tutta la città, ma i protagonisti di un ennesimo valzer di poltrone ( peraltro dieci, il massimo possibile consentito) totalmente mancante di un ampio ed articolato progetto politico e senza garanzia della efficacia del funzionamento della casa comunale. E’ evidente infine, dalla querelle tra alcuni esponenti del centrodestra e il sindaco, come chi in campagna elettorale è stato brandito come forte alleato e parte di una ampia e ridente coalizione ( e soprattutto portatori di un considerevole serbatoio di voti) sia stato “scaricato” poi, ai primi segni di insofferenza".
I circoli di Civitavecchia del PRC