“E’ paradossale che il seguace di un leader come Beppe Grillo, che ha fatto dell’estremismo verbale la sua icona senza risparmiare le più alte Istituzioni dello Stato, rimanga turbato dall’appellativo di buffone che gli viene rivolto, non senza qualche ragione, dal consigliere Tidei non menzionando il dileggio a cui viene sottoposto lo stesso Tidei durante i suoi interventi. Non parliamo, poi, del “fiorito ” linguaggio usato da qualche delegato del Sindaco, ed in qualche modo da lui giustificato, sul quale è meglio stendere un velo pietoso”.
“Ancora più incredibile è che Cozzolino accusi di violenza il PD dimenticando la violenza verbale e fisica di cui si rendono colpevoli gli esponenti del M5S in Parlamento per non parlare dell’acrimonia che caratterizza gli interventi ed i comportamenti dei consiglieri del M5S e dello stesso Sindaco in Consiglio Comunale e fuori. Per quanto riguarda le società partecipate, abbia Cozzolino il pudore di riconoscere che non è certo il PD a fare terrorismo ma, piuttosto, la sua amministrazione che, causa la sua incompetenza ormai evidente a tutti, ha determinato una diffusa incertezza sul futuro delle società. a distanza di più di un anno dal suo insediamento, questa amministrazione è riuscita solo a distruggere quanto fatto per tutelarle e senza proporre nessuna alternativa.
Stupisce, poi, l’evidente ipocrisia di Cozzolino, sempre pronto a trincerarsi dietro il rispetto delle regole, quando critica chi, come il consigliere Piendibene, chiede che venga dichiarata deserta una commissione non essendosi svolta secondo quanto stabilito dal regolamento. Ma noi, caro Cozzolino, siamo diversi da Lei e glielo dimostreremo. La Sua presunzione di rappresentare un’alternativa alla “vecchia politica ” è pari solo alla sua incapacità che ha messo in ginocchio la città. Al peggio, caro Sindaco, non c’è mai fine e Lei ne è la prova più tangibile e la sua amministrazione, lungi dal portare, aria nuova ha reso l’aria della nostra città irrespirabile. Non accettando il nostro invito ad un dibattito sulla nostra città Lei ha manifestato di non averne a cuore gli interessi ma, soprattutto, ha reso evidente a tutti la sua paura, derivante dalla sua scarsa preparazione, di confrontarsi al di fuori della cerchia dei suoi pasdaran”.
ENRICO LEOPARDO – segretario PD Civitavecchia