“Roma dimostra, come dice Sabino Cassese, segnali di una corruzione ormai di rete tra enti pubblici, fondazioni, consorzi, cooperative, e di come si realizza lo sfruttamento sistematico di risorse pubbliche da parte di privati.
E di come altresì non vi sia più una netta doverosa obbligata distinzione tra amministrazione e politica, burocrazia e partiti.
Gran parte di questi problemi si ripetono a Civitavecchia: partecipate gonfiate da clientele, scarsa efficienza dei servizi, burocrazia da disperazione.
Certo non vi sono state evoluzioni penali, ma lo strapotere della politica e le interferenze con la gestione amministrativa negli ultimi anni hanno caratterizzato la nostra vita politica e amministrativa, e sarebbe sufficiente vedere gran parte delle scelte fatte a livello dirigenziale e di consigli di partecipate e enti per capire come la stragrande maggioranza sia stata scelta non per meriti o capacità, ma per vicinanza, appartenenza e fedeltà al potente/politico di turno; molto spesso questi mestieranti manager fasulli, sottobosco politico di scarsa professionalità, non fanno come dovrebbero gli interessi delle aziende o dei cittadini, bensì quelli del loro referente politico; con le conseguenze tragiche da un punto di vista economico e lavorativo per tutti: aziende cittadini e lavoratori.
La politica , quella vera, riassuma il compito a cui è preposta, abbia un sussulto di responsabilità.
Faccia un patto, un accordo di valenza storica, una delibera approvata da tutti i partiti, e affidi esclusivamente per competenze e meriti, compiti determinanti per lo sviluppo della città.
Con questo recupererà credibilità (il tasso di votanti alle regionali è assai preoccupante), darà speranze a giovani e non sul fatto che l’ascensore sociale funziona per tutti, e troverà al proprio fianco le imprese, che di professionalità e capacità vivono.
Oggi non bisogna più pensare al mantenimento di questo o quel partito,ma la sopravvivenza della affidabilità di una classe dirigente in città.
Qualità della vita e tasso di vivibilità sono scasi in città sia per turisti che per i cittadini e si rende ormai necessario ,per tutti abbandonare antiquati interessi politici di bottega”-.
Tullio Nunzi