Sepolto diciotto giorni dopo il funerale. E’ la triste storia di Pino Gasparri, un 84enne civitavecchiese deceduto il 24 dicembre scorso ma tumulato nella tomba di famiglia soltanto il 14 gennaio. La figlia, Lidia Gasparri, ha raccontato la vicenda ai microfoni del TrcGiornale, chiedendo chiarezza sui motivi che hanno comportato un tale ritardo.
“Mio padre Pino, di 84 anni – racconta Lidia Gasparri – è deceduto il 24 dicembre scorso. L’ambulanza, che è arrivata subito e ha fatto il suo dovere, ma per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare. I funerali sono stati celebrati due giorni dopo, il 26, ma poi qualcosa si è inceppato e papà è rimasto nella camera mortuaria del cimitero vecchio fino al 14 gennaio, quando è stato tumulato nella tomba di famiglia. Le condizioni erano decorose, c’erano i fiori tutti i giorni e le sue foto, ma perchè per 18 giorni abbiamo dovuto patire questa condizione di sospensione, di attesa? La tomba era di famiglia, non c’erano problemi in questo senso. Chiedo chiarezza sui motivi che hanno comportato un tale ritardo, e racconto questa storia nella speranza che episodi del genere non accadano più”.