E’ durata poco più di tre anni l’esperienza di Roberta Macii come segretario generale dell’Autorità Portuale di Civitavecchia. Stando ad alcune indiscrezioni (rilanciate da organi di informazione che evidentemente hanno un filo diretto con qualche ufficio di Molo Vespucci) la 54enne piombinese, che aveva assunto l’incarico nel maggio del 2017, avrebbe rassegnato le dimissioni nella giornata di ieri, inviando la relativa comunicazione a Molo Vespucci.
All’origine della decisione, stando ai si dice e non solo, la diversità di vedute col presidente di Majo su tutta una serie di questioni, soprattutto quelle legate alla gestione del personale, che è uno dei compiti prioritari del segretario generale. C’è da dire, che al di là della decisione di queste ultime ore, arrivata peraltro a tre mesi dalla scadenza del mandato del massimo esponente di Molo Vespucci (e conseguentemente della stessa Macii, visto che il segretario generale, in base alla Legge, viene direttamente indicato dal presidente), il rapporto tra i due non era mai decollato. Già in passato, infatti, sembrava che i contrasti potessero sfociare in decisioni clamorose. Più di una volta si era parlato di un imminente provvedimento di sfiducia da parte del presidente che, però, non è mai arrivato. Insomma, l’amore, adesso finito, in realtà non era mai nato. Certo, sarebbe interessante sapere il nome o i nomi dei personaggi (sicuramente influenti) che hanno consigliato o spinto di Majo a nominare la Macii suo segretario generale. Sembra infatti acclarato che, nonostante la Legge preveda che il presidente indichi il nome del segretario tra persone di sua fiducia, di Majo in precedenza non conoscesse, o conoscesse marginalmente, Roberta Macii. Ma questo attiene ai tanti misteri che, in nome della trasparenza, sarebbe opportuno chiarire (assieme ad altri che avvolgono le vicende del porto e non hanno nulla a che spartire con l’attività di Molo Vespucci, ma con le “debolezze” del genere umano). Tra questi, il contenuto della recente ispezione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della quale non si è mai saputo nulla, e quello di altre relazioni sull’attività dell’ente condotte da diversi organi di controllo, prima fra tutte la Corte dei Conti.
M. C.
2 Comments
giovanni
Io ho sempre avuto il sospetto che il Di Majo fosse stato mandato per parzialmente affossare i traffici mercantili di Civitavecchia a favore dei porti di Livorno e La Spezia e Piombino e a Civitavecchia era stato dato il contentino di coordinare l’AdSP del Mar Tirreno Centro-Settentrionale.
Maurizio
@giovanni
…e direi che ci é riuscito piuttosto bene, vedrai che lo premieranno per aver raggiunto gli obiettivi