Non si può non esprimere un ennesimo, doveroso atto di gratitudine alla nostra benemerita Fondazione Cassa di Risparmio, che finalmente dà concretezza ad un problema da troppo tempo trascurato, sponsorizzando la campagna di ricerca sul gas “Radon” ad opera del team scientifico dell’Università Roma Tre.
Sull’insidiosa pericolosità cancerogena di questo gas naturale rilasciato da terreni a prevalenza tufacea come i nostri, pensai di rendere un servizio alla comunità cittadina lanciando sulla stampa locale dell’epoca (settembre 1992) un allarme quando, a seguito di una personale adesione ad una ricerca nazionale commissionata all’Istituto di Fisica Generale Applicata di Milano, che ci fornì di appositi rilevatori da tenere in casa per 30 giorni, scoprii di respirare in un tasso di concentrazione di ben 314 “becquerel (unità di misura di disintegrazione del Radon) pericolosamente prossima ai 400 raccomandato dall’Unione Europea…mentre in casa di un amico a Viterbo ne registrarono ben 780! Ancora nel 2005 il “rischio Radon” per i tumori ai polmoni, e non solo, fu denunciato da un Convegno scientifico sul tema a Bagnoregio, confermando la stretta correlazione fra le concentrazioni locali di Radon e l’alta incidenza di quei tumori, passati dai 198 per centomila abitanti del 1980 ai 270 del 2001, più accentuata nel Viterbese ove dai 264 su centomila s’era schizzato ai 327!Qualcuno ricorderà anche i significativi livelli di rischio rilevati anche da un’ispezione dei Carabinieri del “N.O.E.” nei sotterranei del nostro Ospedale. Né son mancati nel tempo, in verità, concittadini Medici e movimenti civici a rilanciare periodicamente l’allerta. Ma da chi ci si aspettava un doveroso interessamento, a cominciare, magari, ad istituire almeno un “Registro dei Tumori” da cui trarre utili informazioni…solo e sempre, afàsica indifferenza! Si fosse quanto meno pubblicizzato che l’unico, semplice contrasto all’inquinamento da Radon, dal momento che non se ne può fermare l’emissione dal sottosuolo (ma anche dai materiali edili di costruzione degli edifici) è di tenere sempre ben aerati i nostri ambienti domestici, scantinati, garages e taverne in primis, per diluirlo e disperderlo all’esterno! Anche qui “buco nero”! Buon lavoro, dunque, all’equipe di “Roma Tre”…nel comune auspicio che possano poi incontrare maggiore e più che mai dovuta, sensibilità politica.
Gennaro Goglia