Anche nel rally Civitavecchia riesce a dire la sua, grazie ad una ragazza che da diverso tempo si sta mettendo in mostra. Stiamo parlando di Serena D’Amora, che pratica questa disciplina da diversi anni. La portacolori del Gruppo Piloti Civitavecchia svolge il ruolo di co-pilota ed aiuta il suo driver Roberto Di Giulio a guidare al meglio la vettura, cercando di aiutarlo ad affrontare al massimo ogni parte del tracciato. D’Amora si sta preparando in vista del Rally di Roma, manifestazione in calendario per il 18 settembre e valida per il campionato italiano, in cui la navigatrice spera di raggiungere un ottimo risultato. VIDEO
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Quando si dice che Civitavecchia riesce a sfornare atleti da ogni disciplina sportiva, non è la solita frase da bar. Anche nel rally la nostra città riesce a far sentire la propria voce, grazie ad una ragazza come Serena D’Amora, protagonista di questo settore del mondo dei motori da quasi un decennio.
“Ho preso la prima licenza circa nove anni fa – spiega la co-pilota del Gruppo Piloti Civitavecchia – sono sempre stata appassionata di questo mondo, per tanto tempo sono stata solo spettatrice, poi ho deciso di passare “dall’altra parte”. Faccio parte dell’equipaggio assieme al mio compagno di avventure Roberto Di Giulio, che guida il mezzo”.
A differenza di quel che si può pensare, vedere una donna cimentarsi in questa disciplina sportiva, soprattutto come navigatrice non è certo una novità. Nell’immaginario comune del mondo dei motori le donne vengono spesso rappresentate solo come le “ombrelline” o le hostess nelle gare di MotoGp e nelle varie fiere. Non è così nel rally sin dagli anni 70, in cui la francese Michele Mouton e l’italiana Fabrizia Pons su tutte, riuscirono a vincere diverse gare. In questo momento nel mondo ci sono circa 100 donne che praticano questo sport a livello internazionale.
“Anche nel rally è importante il gioco di squadra – riprende D’Amora – il ruolo del navigatore è abbastanza usuale, soprattutto in Toscana e nel frusinate. Quando il pilota sta esagerando o sta perdendo la concentrazione bisogna agire sul lato psicologico, “redarguendolo” quando le circostanze lo richiedono”. D’Amora ha anche spiegato di come si organizzano le strategie.
“Dò delle informazioni a Roberto Di Giulio attraverso un quaderno – afferma la civitavecchiese – in cui ci sono tutte le informazioni riguardante ogni parte del tracciato. Il mio obiettivo è quello di dire al pilota cosa fare nel momento giusto, soprattutto poco prima che imbocchi una curva”.
Quali risultati ha raggiunto Serena D’Amora in questo 2015? “Quest’anno abbiamo fatto scelte diverse – spiega la co-pilota – abbiamo preferito rinunciare a disputare alcune gare. A maggio siamo arrivati settimi assoluto e secondi nella nostra categoria in una manifestazione”.
Ma il meglio di questa stagione per D’Amora e Di Giulio deve ancora venire. “Il 18 settembre parteciperemo al Rally di Roma – spiega la co-pilota – che da quest’anno varrà per il campionato italiano e non di zona. La nostra vettura è preparata nell’officina Di Giulio di Roma, tutto è fatto in casa grazie al mio driver Roberto. Facciamo parte della categoria N3 e gareggiamo con una Clio Rs 2000 due ruote motrici”.
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