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Un tossicodipendente, oppure una persona disperata, arrivata a improvvisare una rapina per poter racimolare un po’ di soldi. Su questi due aspetti si stanno muovendo gli inquirenti che stanno indagando per dare un nome e un cognome all’uomo che ieri pomeriggio, a volto completamente coperto, si è introdotto all’interno del supermercato Maury’s di viale Nenni e si è fatto consegnare parte dell’incasso da una cassiera dopo averla minacciata con un coltello.
Il malvivente, a quanto pare, dopo la rapina si sarebbe allontanato con una bicicletta, elemento questo che accredita ulteriormente l’ipotesi di un colpo messo a segno da un non professionista. Stando ad alcune indiscrezioni, sembrerebbe che la cassiera, interrogata dopo aver superato un primo momento di comprensibile shock, avrebbe sostenuto che l’uomo si è espresso in lingua italiana, senza alcuna inflessione straniera. Le indagini, quindi, si muovono soprattutto nell’ambito della microcriminalità locale, in particolare quella legata al mondo della tossicodipendenza. Purtroppo, nella zona non sono presenti videocamere di sorveglianza, elemento, questo, che renderà più complicato procedere ad una rapida individuazione del responsabile della rapina. Quella di ieri è la seconda rapina in meno di un mese a Civitavecchia. Come si ricorderà, il 26 agosto scorso, due malviventi avevano messo a segno un colpo da centomila euro nella filiale di via Roma della Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Quel colpo, sul quale proseguono senza sosta le indagini, apparve però immediatamente opera di professionisti. Diversa la situazione per quanto avvenuto ieri pomeriggio al Maury’s di viale Nenni, cosa che fa nutrire un certo ottimismo sullo sviluppo delle indagini.