Anche i “finiani” si orientano verso l’appoggio al referendum cittadino contro la delibera del consiglio comunale che ha sancito la vendita del 60% delle quote della holding dei servizi di Palazzo del Pincio. Futuro e Libertà ribadisce che l’amministrazione deve mantenere una quota di maggioranza nelle aziende comunali, che tra l’altro è la linea adottata dalla maggioranza delle amministrazioni locali privatizzando quote che vanno dal 40 al 49%. “Sulla questione rifiuti – aggiunge FLI – non accetteremo mai l’ipotesi che Civitavecchia diventi la discarica di Roma e la questione cdr a Torre Nord per noi è chiusa, visto che il Consiglio Comunale si è espresso contro l’ipotesi e quindi è inutile continuare a parlarne”. Futuro e Libertà annuncia quindi di aver già avviato all’interno del proprio direttivo una discussione sui quesiti referendari e che l’indicazione è verso un sostegno positivo. Nei prossimi giorni approfondirà la questione anche con tutte le forze di area moderata e in particolar modo con l’UDC per adottare una posizione comune.