Un’opinione personale sul centrodestra civitavecchiese, richiesta da tanti. Così Alessandra Riccetti spiega un intervento durissimo, che riporta indietro di quattro anni il centrodestra, ovvero ai tempi delle spaccature e delle polemiche feroci che infiammarono le elezioni amministrative, prima e dopo il voto.
Per quanto personali e per quanto richieste, le parole del consigliere comunale della Lega sono destinate a lasciare il segno, perché sono di fuoco, rivolte a chi ha fatto fuori il partito dal primo schieramento sceso in campo per le prossime comunali. È il gruppo che si è riunito intorno a Massimiliano Grasso, bocciato senza appello da Riccetti.
“In primo luogo – afferma Riccetti – ci tengo a precisare che ogni progetto che si rispetti e che tende a coinvolgere più forze politiche deve basarsi su valori comuni, nonché partire da un programma realizzabile condiviso che affronta i problemi della comunità in cui si vive. Solo successivamente è possibile parlare di candidati, i quali vengono valutati da tutti gli alleati al fine di scegliere colui che sappia identificarsi come una figura di garanzia per tutte le forze politiche e sociali. Deve essere una persona dialogante, per la gente e tra la gente, che finalmente riporti la pace sociale e politica, che si carichi in modo responsabile delle numerose problematiche collettive e di sviluppo del nostro territorio. Un futuro sindaco con le mani libere che nelle diverse sedi di potere si faccia rispettare perché il suo unico interesse è la propria comunità”.
E quel primo cittadino, secondo Riccetti, non può essere Grasso. “Non voglio far passare il messaggio che non sia un candidato di garanzia – precisa l’esponente della Lega – tuttavia ritengo che abbia prima alcune questioni da risolvere, a partire dai suoi conflitti di interesse come ad esempio è proprietario di un quotidiano locale e non scinde l’attività politica da quella giornalistica; altro conflitto da considerare è il suo ruolo nell’Autorità di Sistema Portuale che lo metterà in seria difficoltà quando dovrà scegliere tra gli interessi della città e quelli del porto, di cui è dipendente”.
Come se non bastasse la bordata sui conflitti di interessi, il consigliere comunale della Lega insiste nella stroncatura di Grasso criticando come è stato scelto il suo nome. “Credo che una candidatura sia autorevole quando proviene dalla base – afferma Riccetti – questa accelerazione del candidato sindaco, come quella a cui abbiamo assistito nella recente conferenza stampa, è già di per sé squalificante nonché sintomo di estrema debolezza. Inoltre, l’aspetto più significativo è che, in quell’occasione, non ho visto elementi distintivi ed importanti per una persona che vuole incaricarsi di questa responsabilità: cambiamento e rinnovamento sono venuti a mancare”.
Sbagliato Grasso e sbagliata anche la squadra, secondo Riccetti. “Si sono preferite ‘vecchie glorie’ e rappresentanti di sigle sindacali a sostegno della sua candidatura – attacca il consigliere comunale della Lega – tutta questa operazione senza uno stralcio di programma politico di crescita di Civitavecchia, anzi, manifestando la volontà di aprirsi addirittura anche al Partito Democratico, pur di prendere il Pincio. Se Grasso impronta la sua politica su vecchie logiche, come potrà mai affrontare le future sfide che lo attendono in un mondo in continua evoluzione?”.
Un interrogativo a cui Riccetti fa seguire la sua visione del percorso che deve portare al voto del prossimo anno. “Penso sia fondamentale ascoltare i cittadini – dichiara l’esponente della Lega – i loro problemi e le loro esigenze. Dopo le elezioni Regionali a Civitavecchia si è definito un nuovo scenario e di questo dobbiamo tenerne conto. L’elettorato ha dato un segnale preciso che la politica locale non può ignorare né tantomeno, ancora oggi, può subire imposizioni da terre lontane dalla nostra comunità. In Forza Italia ci sono molti concittadini che potrebbero svolgere egregiamente il ruolo di coordinatore e proporre un candidato sindaco molto meglio di Massimiliano Grasso, che tra l’altro è stato bocciato nel 2014 dallo stesso coordinatore regionale di Forza Italia. È il momento di reagire a queste dinamiche stantie. Per la Lega di Salvini vengono prima i cittadini e non le ambizioni personali. La buona politica ascolta, condivide ed aggrega. Cosa che Grasso non ha fatto. Grasso ha diviso ieri come oggi. Tutto quello che sta accadendo in questi giorni lo possiamo collegare ad un tentativo disperato di qualche personaggio romano che vuole riprendere quota grazie a Civitavecchia!? Come molti concittadini, sono stanca dei soliti giochetti politici e delle corse alle poltrone. La forza di un politico è determinata dalle persone che lo sostengono: la sovranità è del popolo ed è dal popolo che i politici dipendono. È giunto il momento che le persone di buona volontà che veramente tengono al futuro della nostra città scendano in campo. Siate gli artefici del vostro destino”.