Un appello per cercare chiudere le polemiche e portare l’attenzione su questioni più importanti. Arriva dal presidente del consiglio comunale Alessandra Riccetti, che cerca di mettere la parola fine sull’ultima seduta della massima assise cittadina, quella che ha chiuso senza far discutere una mozione, scatenando l’ira della maggioranza. Un atto gravissimo per il 5 Stelle, che ha chiesto spiegazioni con il consigliere Marco Pucci, al quale Riccetti replica solo dopo un invito alla calma ed alla riflessione che arriva però forse fuori tempo massimo, considerando il caos in cui è sprofondata la maggioranza, complice anche le continue prese di posizione distinte e distanti proprio di Riccetti.
“Prima di tutto vorrei fare un appello – dichiara Riccetti – rimettiamo al centro del dibattito politico le problematiche di Civitavecchia, usciamo da questi teatrini, facciamo politica per la gente. Pensiamo alla città – insiste Riccetti – che ha bisogno di una sana politica, di uno sviluppo ecosostenibile, di ambiente, di cultura, di un rilancio economico. Basta con le polemiche, concentriamoci su Civitavecchia”.
Il clima da resa dei conti che si è instaurato nella maggioranza lascia però poche speranze all’appello di Riccetti. E soprattutto non è possibile archiviare l’ultima seduta come un giallo irrisolto, anche per quella trasparenza invocata a più riprese dalla stessa Riccetti. Rispetto a quanto scritto in un primo momento, erroneamente e riconosciamo lo sbaglio, non è stato il capogruppo de La Svolta Massimiliano Grasso a chiedere il rinvio della discussione della sua mozione sul forno crematorio. “Lo avrei fatto se non mi avesse anticipato il presidente Riccetti”, chiarisce Grasso, che al momento dello stop ai lavori stava uscendo dai banchi. “Ero rimasto senza voce – spiega il consigliere di minoranza – quindi andandomene sarei stato assente giustificato e la mozione sarebbe stata comunque rinviata. E poi a pochi minuti dalla chiusura del consiglio – rivela Grasso – è venuto da me il capogruppo La Rosa con il quale abbiamo concordato il rinvio”. Questa la versione del capogruppo de La Svolta, secondo il quale il presidente Riccetti ha agito correttamente. E dopo lunga insistenza, alla fine il presidente risponde alla domanda sulla chiusura del consiglio comunale, alla richiesta di chiarimenti di Pucci. “Non mi sono mai arrogata il diritto di niente, non decido per i consiglieri, ma opero nel rispetto di tutti e delle loro richieste”, dichiara Riccetti, che chiude qui il discorso. Poche parole, che molto probabilmente non soddisferanno il 5 Stelle, che ormai da settimane ha messo nel mirino Riccetti.